HTC non sembra considerare realtà virtuale e realtà aumentata – (rispettivamente VR e AR) – due cose distinte. Graylin è il presidente cinese della divisione Vive di HTC e, secondo la fonte, ritiene che entrambe le tecnologie si fonderanno. Inoltre, il dirigente afferma che quando accadrà, il risultante “computing immersivo” diventerà il modo migliore per interagire sia con la tecnologia che con altre persone.

Questa è già una presa di posizione interessante da parte di un dirigente di uno dei maggiori costruttori di VR al mondo, nonostante sia condivisa da molti leader nel settore tecnologico. Ciò è particolarmente vero poiché il pubblico tende a considerare le due tecnologie come cose completamente diverse. Tuttavia, Graylin sembra pensare che la fusione di AR e VR potrebbe andare un po’ oltre rispetto a quella proposta da dirigenti di altre società. Egli sembra immaginare una fusione di tecnologie in un tipo di dispositivo che si adatta al contesto e a come vengono utilizzate dall’utente. L’analogia sembra anche implicare che un dispositivo del genere venga indossato abbastanza frequentemente e per periodi abbastanza lunghi tanto da sostituire gli smartphone.

Realtà virtuale e realtà aumentata sono dunque due cose distinte ma non ancora per molto.

Ad esempio, immagina un wearable che immerge un utente in un’esperienza VR completa non dissimile da come viene utilizzata la realtà virtuale oggi ma che poi si altera quando quell’utente termina l’esperienza e decide di uscire. Secondo Graylin, si potrebbe in tal caso passare alla modalità AR. Presumibilmente, ciò significa che si fornirebbe agli utenti una grande quantità di informazioni sia sul mondo che li circonda che sulle loro vite connesse, lasciando comunque agli utenti la possibilità di vedere il mondo reale che li circonda.

Il sogno di una rivoluzione della realtà mista è, per ora, quasi puramente speculativo. Parte della tecnologia richiesta per creare tale tipologia di dispositivo esiste già e ci sono un sacco di aziende – come Microsoft, tra le altre – che cercano di fare della realtà mista una cosa concreta. Nel frattempo, i dirigenti di Google e Microsoft hanno quasi rispecchiato le idee di Graylin sulla fusione delle tecnologie in qualcosa di più adattivo. Quindi quasi certamente accadrà prima o poi, indipendentemente da quale azienda faccia il lancio, che sia HTC o un’altra. Sfortunatamente, il mercato non sembra ancora pronto per questo e ci sono ancora molte sfide da superare.

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