Nei processi di analisi delle abitudini di tracciamento delle applicazioni, il tema della sicurezza Android è sempre al centro. Oggi parliamo di una scoperta fatta dall’Università di Yale insieme ad Exodus Privacy.
Nel laboratorio di Privacy dell’Università di Yale sono emersi seri problemi di sicurezza che riguardano applicazioni per esempio come Uber, Twitter e Spotify. Oltre alle circa 40 app spia trovate in un campione di 300 prodotti. 25 di essi si trovano nel Play Store ufficiale.
Android e le applicazioni spia
Oltre tre app su quattro presenti nel Play Store hanno un comportamento che oltrepassano la legalità. Localizzazione geografica e comportamento durante le sessioni di gaming ne sono una prova. Queste applicazioni hanno lo scopo di proporre campagne marketing apposite in base all’utente che hanno davanti, in linea con le proprie abitudini.
Altre applicazioni invece, utilizzano sofisticati sistemi come FidZu, che consente, attraverso l’uso di frequenze ultrasoniche di identificare altri smartphone nelle vicinanze. FaceGrok invece, sfrutta la fotocamera per riconoscere le persone e salva un vero e proprio database dei vari soggetti. Questa è una tattica comune dei dispositivi Android, anche se, gli utenti iOS non sono immuni.
Infatti, nella maggior parte delle applicazioni per Android prese in considerazione, esiste una diretta controparte in uso su iPhone e iPad. Gli utenti Apple quindi, non possono dichiararsi immuni dall’essere in qualche modo spiati. State quindi attenti alle applicazioni che scaricate.
Scopri anche il nuovo Samsung W2018 con sistema operativo Android.