Snapchat

Quanto è mutevole il tempo. Solo lo scorso anno di questi tempi stavamo lodando tutti la rivoluzione portata da Snapchat nel mondo dei social e della comunicazione web. Oggi, invece, in molti sono già pronti a recitare quello che sembrerebbe un vero e proprio de produndis.

Nel corso di questi dodici mesi, ne è passata di acqua sotto i ponti e tante cose sono successe, specialmente tra le fila dei social rivali di Snapchat. Piattaforme come Facebook, Instagram, WhatsApp e persino Twitter hanno osservato con cura ed attenzione le novità portate dalla compagnia di Evan Spigel ed il più delle volte hanno palesemente copiato queste novità.

Ne è un palese esempio la funzione “Direct” di Instagram o le cosiddette “Storie” che oramai la fanno da padrone ovunque. Il risultato di tutto ciò è che Snapchat si è impoverita sempre più sia a livello creativo sia a livello industriale.

Le perdite negli ultimi mesi per la compagnia sono più che rilevanti (188 milioni nell’ultimo trimestre a bilancio) e gli utili iniziano a scarseggiare (149 milioni anziché 159 milioni). Anche il costo delle azioni della società sta costantemente scendendo nel corso dei mesi: dai 25 dollari si è passati ora ad un più povero prezzo di 19 dollari.

Da cosa sono segnati questi numeri? Dalla mancata proposizione di nuove idee. Il social resta sì forte nella popolazione dei Millennials, ma sta perdendo man mano pubblico, a discapito del più vicino rivale ovvero Instagram. Snapchat, inoltre, raccoglie ben poco dal mercato degli hardware con i suoi Spectacles che si stanno rivelando un vero e proprio flop commerciale.

Per tali motivi, il futuro della compagnia è sempre più in discussione. Anche se lo spettro del fallimento è ancora lontano, Snapchat deve darsi una svegliata in ambito creativo. La rivoluzione della sua nascita è stata provvidenziale, ora ne serve un’altra per restare in vita.

VIABloomberg
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