google supporto
Potremo facilmente condividere lo schermo con l’operatore del supporto per risolvere i problemi del nostro dispositivo Nexus

La mancanza di supporto per i clienti possessori di dispositivi della serie Nexus è sempre stato un nervo scoperto per Google, che tenta ora di sopperire introducendo un’app per richiedere aiuto in caso di problemi, con la possibilità di condividere lo schermo con l’operatore preposto al nostro caso.

Come possiamo vedere dallo screenshot, nonostante si tratti di un mockup, l’app sarebbe molto semplice ed intuitiva, con la possibilità di richiedere la condivisione dello schermo del dispositivo con un operatore remoto, disponibile per risolvere i nostri problemi.

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Fin’ora Google ha sempre presentato la sua linea di prodotti Nexus come prodotti di riferimento per il mondo Android, ovvero non pensati per il mercato tradizionale ma più orientati verso una nicchia di entusiasti della tecnologia e sviluppatori software. A questa tipologia di utenti viene offerta l’esperienza di Android stock, la mancanza di personalizzazioni e il supporto utente disponibile solo in caso di effettive problematiche hardware.

Supporto diretto ai clienti significa apertura verso un nuovo segmento di mercato da parte di Google

Un paradigma  destinato a cambiare, che avvicina i Nexus ad un qualsiasi prodotto distribuito da un’azienda che produce direttamente telefoni come Samsung o LG. Con l’aggiunta del supporto infatti si viene a creare un prodotto progettato da Google, con cui poter usufruire di servizi e prodotti offerti da Google come operatore telefonico (Project Fi, purtroppo non disponibile in Italia, N.d.R.) e con un supporto al cliente  che risulta essere  davvero comodo grazie alla possibilità di condividere lo schermo.

Sembra che la visione di Google sia quella di rivolgersi ad un mercato più ampio, in cui anche i meno smaliziati possono avvicinarsi ai prodotti della linea Nexus e beneficiarne ampiamente, con la sicurezza di avere alle spalle la garanzia e il supporto diretto di Google.

FONTEAndroid Police
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