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Sembra il titolo di uno dei soliti film di fantascienza – o meglio di una sua parodia – ma al contrario esiste veramente qualcuno che si sta cimentando nell’impresa di tramutarlo in realtà: trasformare un’auto – anche se non proprio con le pinne – in un’auto anfibia capace di diventare un sottomarino al momento del bisogno. Ma a chi sarà mai venuta un’idea così stravagante e di chi stiamo parlando?

Niente di meno che di Elon Musk, il numero uno di Tesla Motors, che anche quest’anno non fa mancare il suo nome tra le novità auto più estrose del 2015.

È bastata infatti la scena del noto film di James Bond “La spia che mi amava”, dove l’eroe di Ian Fleming preme un pulsante per cambiare le ruote in eliche e far uscire le appendici aerodinamiche per entusiasmarlo e spingerlo a costruire una macchina sottomarina.

L’auto che avrà la fortuna di sfrecciare – oltre che sulle strade – anche attraverso i mari è la Lotus Esprit – proprio la vettura originale del film – acquistata da Musk per il modico prezzo di 997.000 dollari, in occasione di un’asta tenutasi a Londra a settembre.

«Quando ho visto il film “La spia che mi amava” – commenta Musk l’affare – sono rimasto impressionato dalla facilità con la quale, solamente spingendo un pulsante, era possibile trasformare la Lotus Espirit in un sottomarino. Quando ho però capito che tutto questo non si può trasformare in realtà, sono rimasto molto deluso. Ecco che vorrei aggiornare la vettura da me acquistata con un propulsore elettrico Tesla per poterla guidare veramente sott’acqua».

Un’impresa il cui risultato potrebbe, senza dubbio, far sollevare il sopracciglio a molti, ma di certo non una “Mission Impossible” per il proprietario della Tesla se si pensa all’audacia di un altro dei suoi progetti, ovvero di creare un sistema di trasporto pubblico fra Los Angeles e San Francisco grazie a un treno “sottovuoto” che correrà in un tunnel privo di aria alla velocità di 800 miglia all’ora.

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