Donald Trump torna alla carica e questa volta il suo bersaglio è una dirigente di Microsoft: Lisa Monaco. La richiesta è chiara e pubblica: l’ex vice procuratore generale sotto Biden, oggi presidente degli affari globali dell’azienda, dovrebbe essere licenziata. La motivazione, secondo Trump, sarebbe legata a presunte minacce alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Lisa Monaco, donna di 57 anni, ha un curriculum davvero impressionante: ruoli chiave nelle amministrazioni Obama e Biden, tra cui consigliere per la sicurezza interna e vice procuratore generale. Insomma, tutti ruoli degni di nota che hanno segnato la sua carriera politica e legale. Il suo ingresso in Microsoft a maggio 2025 l’ha subito collocata al centro dell’attenzione, purtroppo anche al centro dei pensieri del presidente. Trump ha utilizzato Truth Social per lanciare il suo messaggio, parlando di “minaccia alla sicurezza nazionale” e sottolineando l’accesso di Monaco a informazioni sensibili durante il suo passato governativo.
Trump ha scelto la sua nuova preda, presidente degli USA si scaglia contro Lisa Monaco
Secondo Trump, il ruolo di Monaco in un’azienda come Microsoft, che nel 2025 ha contratti federali per 337 miliardi di dollari, rappresenterebbe un rischio concreto. La vicenda è destinata a far discutere, perché tocca temi delicati come la sicurezza nazionale, il rapporto tra aziende private e governo, e la linea tra esperienza governativa e incarichi nel settore privato.
Microsoft, dal canto suo, non ha rilasciato commenti ufficiali. L’azienda resta concentrata sui propri affari globali, tra innovazione tecnologica e contratti pubblici. Intanto, la pressione mediatica e politica attorno alla figura di Monaco non accenna a diminuire.
Questa vicenda mette in luce un punto interessante: figure che uniscono esperienza governativa e ruoli di leadership nel privato possono diventare facilmente bersagli di attacchi politici, anche di alto profilo. E mentre Trump continua la sua battaglia politica, la carriera di Lisa Monaco in Microsoft resta sotto i riflettori, tra polemiche e attenzione internazionale.