Ad

Spotify rinnova lo shuffle: arriva l’opzione contro le ripetizioni dei brani

Due modalità per un ascolto più vario saranno presto ufficiali su Spotify con il nuovo aggiornamento dedicato agli utenti.

2 Minuti lettura
Spotify rinnova lo shuffle: arriva l’opzione contro le ripetizioni dei brani

Chi usa Spotify sa bene quanto lo shuffle possa risultare imprevedibile, spesso con lo stesso brano riproposto più volte nel giro di poche ore. Per rispondere a una delle richieste più frequenti, la piattaforma di streaming ha introdotto una novità scoperta nell’ultima beta per Android: due modalità distinte per la riproduzione casuale.

La prima è lo shuffle standard, che mantiene un approccio totalmente casuale, dove ogni canzone ha la stessa probabilità di essere scelta, anche a costo di riascoltare più volte gli stessi brani. La seconda, chiamata fewer repeats (“meno ripetizioni”), analizza la cronologia recente e riduce il rischio che una traccia appena ascoltata ricompaia subito.

Questa scelta riflette un’esigenza precisa: ciò che definiamo “casuale” nella musica non coincide sempre con la casualità matematica. Per molti utenti, varietà significa novità e freschezza, non ripetizioni ravvicinate. Spotify ha quindi deciso di lasciare più libertà di personalizzazione, offrendo un’alternativa che avvicina lo shuffle all’idea comune di varietà musicale.

Una funzione in linea con la personalizzazione di Spotify

Finora le opzioni disponibili si limitavano alla riproduzione lineare, allo shuffle classico e allo smart shuffle, che arricchiva le code con brani consigliati. Con questo aggiornamento, l’utente potrà scegliere dal menu impostazioni il comportamento dell’algoritmo, adattando così lo shuffle alle proprie preferenze.

Alcuni avevano già notato negli ultimi mesi una maggiore varietà nelle sessioni di ascolto, segno che la sperimentazione fosse già in corso in background. Ora la funzione è pronta per il rilascio ufficiale, probabilmente con un rollout graduale come avviene per molte novità dell’app.

L’introduzione di questa opzione non stravolge l’esperienza, ma rappresenta un miglioramento concreto per chi utilizza lo shuffle come modalità principale. Un tassello che si aggiunge alle altre iniziative di personalizzazione di Spotify, dalle playlist basate sull’AI ai mix legati agli stati d’animo, confermando l’obiettivo di rendere l’ascolto sempre più vicino alle abitudini di chi usa la piattaforma.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!