C’è qualcosa di nuovo all’orizzonte europeo. Non un altro edificio “green” qualsiasi, ma un progetto che promette di dare più di quanto prende. Succede a Siviglia, dove la Commissione Europea ha appena dato il via alla costruzione del suo primo edificio a emissioni nette positive. Hai letto bene: non zero, ma positive. Un cambio di passo che somiglia a una piccola rivoluzione nel modo in cui pensiamo l’architettura e l’ambiente.
Il Nuovo Bauhaus Europeo debutta con un edificio a impatto positivo
Questo non sarà solo un palazzo che consuma poco o compensa quel che emette: sarà una struttura capace di produrre così tanta energia da restituirne all’ambiente, creando un “delta” positivo di emissioni. Tutto questo grazie a una quantità generosa di pannelli solari integrati nel design stesso dell’edificio, che non solo forniranno energia in abbondanza, ma faranno anche da tetto ombreggiante a una piazza, un giardino e agli spazi circostanti.
Dietro al progetto c’è l’ambizione del Nuovo Bauhaus Europeo, quell’iniziativa un po’ visionaria e un po’ concreta che prova a fondere sostenibilità, bellezza e inclusione sociale. E a giudicare dalle parole di Ekaterina Zaharieva, Commissaria UE per le Startup, la Ricerca e l’Innovazione, l’intento è chiaro: costruire qualcosa che sia molto più di un semplice edificio pubblico. “Questo progetto – ha detto – ci mostra qual è la vera direzione per l’innovazione. È il primo esempio concreto del Nuovo Bauhaus e un’occasione per trasformare non solo le nostre città, ma anche il nostro modo di vivere”.
Non sarà un oggetto alieno calato nel cuore di Siviglia: l’architettura rispetterà lo spirito del luogo, integrandosi con materiali locali – legno, ceramica, pietra calcarea – e una cupola solare che richiama le forme tradizionali ma con una funzione altamente tecnologica.
Una volta completato, tra due anni, ospiterà i ricercatori del Joint Research Centre, che da decenni lavorano a Siviglia per supportare le politiche europee su temi cruciali come l’intelligenza artificiale, la fiscalità e la digitalizzazione. Ma forse, questa volta, l’edificio stesso sarà il messaggio più forte: costruire bene oggi può migliorare davvero il domani.