Sul campo c’erano le porte, le linee bianche, il pallone, persino i gol. Ma i giocatori no, non erano quelli a cui siamo abituati. Niente sudore, niente crampi, niente proteste con l’arbitro. A muoversi – si fa per dire – erano sei robot umanoidi, goffi ma determinati, impegnati in quella che è stata presentata come la prima partita di calcio 3 contro 3 completamente autonoma in Cina. È successo a Pechino, nel cuore tecnologico della Yizhuang Development Zone, dove si è tenuta la finale della RoBoLeague World Robot Soccer League. Un nome lunghissimo per qualcosa che, a vederlo, fa soprattutto sorridere. Ma anche riflettere.
Pechino ospita la RoBoLeague, calcio robotico che mixa tecnologia e imprecisioni divertenti
Sì, perché se da un lato la partita non ha offerto giocate alla Messi, dall’altro ha mostrato fin dove può spingersi l’intelligenza artificiale quando la si lascia imparare, sbagliare, rialzarsi (letteralmente) e riprovare. I protagonisti in questione, creati da due università cinesi, non sono semplici giocattoli telecomandati: decidono da soli se passare, tirare, o fermarsi a capire dov’è finito il pallone. E lo fanno grazie a una combinazione di sensori, telecamere e algoritmi sempre più raffinati. Sono riusciti a riconoscere oggetti e spazi fino a venti metri di distanza con una precisione sorprendente. Al netto, certo, di qualche caduta spettacolare e di momenti in cui sembravano più incerti di un bimbo al primo allenamento.
Alla fine l’ha spuntata la squadra dell’Università di Tsinghua, vincendo 5 a 3 contro i rivali dell’Università dell’Agricoltura della Cina. Ma il punteggio, va detto, è stato quasi un dettaglio. Quello che conta davvero è che si sta aprendo una porta verso un futuro sempre più curioso, a tratti bizzarro, dove sport e tecnologia si intrecciano in modi che qualche anno fa avremmo trovato assurdi.
E questa, tra l’altro, è solo una prova generale. Perché a metà agosto Pechino ospiterà i World Humanoid Robot Games: una sorta di Olimpiade robotica con gare di atletica, ginnastica e sfide ispirate alla vita reale. Insomma, non sarà spettacolare nel senso classico, ma qualcosa ci dice che ci divertiremo comunque.