Ad

Windows 11 on Arm: convincerà?

L’architettura Arm guadagna terreno con oltre 100 app ottimizzate, ma il successo commerciale resta una sfida.

2 Minuti lettura
Arm

Windows 11 su dispositivi Arm sta raggiungendo una nuova maturità, come evidenziato da un recente post ufficiale di Arm. La società ha comunicato che più di 100 tra le applicazioni più utilizzate su Windows sono ora disponibili per l’architettura Arm. Questo progresso è accompagnato da un dato ancora più significativo. Gli utenti di PC Windows on Arm passano oltre il 90% del loro tempo lavorando con software compilati nativamente. Riducendo drasticamente la dipendenza dall’emulazione x86. Tra le app ottimizzate si trovano nomi di rilievo. Come Google Chrome, WhatsApp, Adobe Photoshop, Spotify, Microsoft Office e Slack. A dimostrazione di un’offerta sempre più completa e performante.

Compatibilità migliorata ma non totale: il successo di Arm è ancora incerto

Nonostante questi passi avanti, il cammino verso una diffusione più ampia rimane pieno di difficoltà. Le applicazioni non native, in particolare nel campo del gaming e in alcune suite professionali più complesse, continuano a mostrare limiti di compatibilità. Anche alcune periferiche hardware, specialmente modelli più datati, presentano problemi di funzionamento. Nonostante i miglioramenti del layer di traduzione x86, che ha reso l’emulazione più fluida e affidabile, alcune aree d’uso rimangono critiche. Per chi utilizza il PC principalmente per attività di produttività, Windows on Arm è ormai una soluzione praticabile, ma i prezzi elevati e qualche compromesso tecnico frenano ancora la diffusione del sistema.

Arm e Microsoft stanno lavorando per rendere Windows on Arm più competitivo, ma le difficoltà legate a software e hardware specifici non sono del tutto superate. In molti scenari di uso quotidiano, infatti, è raro imbattersi in problemi di compatibilità, ma settori come il gaming e alcune applicazioni professionali di nicchia richiedono ancora soluzioni più performanti. Anche il costo dei dispositivi rimane un elemento critico, considerando che le rinunce tecniche, pur ridotte, possono pesare agli utenti più esigenti. Il miglioramento della compatibilità grazie all’emulazione intelligente ha di fatto ridotto l’ostacolo più grande, ma non ha ancora eliminato tutte le barriere all’adozione su larga scala.

Mentre l’ecosistema cresce e si arricchisce di app native, resta da vedere se questo basterà a invertire la tendenza sul mercato. Windows 11 on Arm ha certamente compiuto passi importanti, ma per affermarsi definitivamente serve ancora un mix di prezzi più competitivi, supporto hardware esteso e, soprattutto, una più ampia disponibilità di software professionale ottimizzato. Fino ad allora, il sistema rimane una scelta valida soprattutto per chi privilegia produttività e autonomia.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!