Washington Post: si apre agli scrittori amatoriali che usano l’AI

In una svolta quasi storica il Washington Post ha deciso di aprirsi agli scrittori amatoriali che usano l'AI e non più i ghost writers

Earns Washington Post

Per chi non lo sapesse durante la stesura di un articolo di giornale gli scrittori e più nello specifico i redattori possono avvalersi di alcuni aiutanti definiti come Ghostwriters, questi ultimi si occupano di portare avanti approfondimenti e spunti accessori, lasciando il compito principale a chi dirige l’articolo in modo da non distrarlo dall’argomento cardine.

Di conseguenza dietro ogni articolo scritto all’interno delle grandi testate c’è sempre un team che si occupa di svilupparlo guidato dal redattore capo che si occupa di dirigere quello specifico elemento, a quanto pare d’ora in avanti i redattori potranno cavarsela da soli ma non completamente, saranno infatti staccati da altre presenze umane e potranno essere aiutati dall’intelligenza artificiale.

 

Primo tra tutti il Washington Post

Ad adottare questa nuova strategia sarà il noto editoriale statunitense Washington Post, quest’ultimo infatti integrerà all’interno dei propri uffici un assistente basato su intelligenza artificiale ottenuto grazie alla collaborazione con OpenAI, si tratta di un accordo dal valore storico che rivoluzionerà il lavoro della stesura degli articoli facilitandolo e migliorandolo, il tutto sarà basato su un assistente virtuale di nome Ember che farà da supporto ponendo spunti di riflessione e domande e soprattutto ricordando i tre punti cardini principali di un articolo, la tesi iniziale, le argomentazioni a sostegno e il finale memorabile.

Il progetto in questione porta il nome di Ripple e verrà introdotto gradualmente all’interno di varie testate tra cui per l’appunto la prima il Washington Post, ovviamente bisognerà prima condurre dei test e tutto necessiterà di una supervisione umana alla fine del lavoro, allo stesso tempo, però, ciò apre a numerose Possibilità dal momento che consentirà di creare un lavoro più organico e ricco di notizie grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, dall’altro lato però bisognerà tenere conto della reazione dei lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro a causa di questo cambiamento.

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