Mazda ha stravolto la concezione di ascolto in auto con la nuova piattaforma Large, progettata fin dall’inizio per fondersi con l’impianto audio. Lo studio e la creazione del sistema è stato tutto pensato per trasformare l’abitacolo in una sala da concerto. L’impianto Harmonic Acoustic nasce così, con la volontà di offrire una riproduzione cristallina e immersiva di tutte le frequenze. I bassi? Non nelle portiere, come da prassi, ma tra parafango ed intercapedine, per eliminare vibrazioni e risonanze. Ogni dettaglio progettuale è finalizzato all’ascolto, persino la struttura della carrozzeria. In sinergia con il telaio, gli ingegneri giapponesi hanno inserito una tecnologia avanzata, la MSR NR, in grado di cancellare i disturbi digitali e recuperare le sfumature sonore perse.
La perfezione acustica nelle nuove Mazda
Tutto parte da Hiroshima, nella Hiro Acoustic Room, creata da Koji Wakamatsu, ingegnere e appassionato di musica. È lì che prende forma l’identità sonora delle nuove Mazda. La sala d’ascolto diventa il punto di partenza per scolpire un suono che emoziona anche durante la guida. E se una sala Hi-Fi da centinaia di migliaia di euro offre l’eccellenza, Mazda dimostra che anche in auto si può toccare l’anima della musica. Gli ingegneri hanno messo a confronto quell’esperienza con l’impianto Bose montato su Mazda CX-60 e CX-80, ascoltando file in altissima risoluzione. Il risultato? Incredibile precisione sonora, strumenti ben localizzati, assenza di vibrazioni anche ad alto volume, dinamica solida, risposta coerente e un suono pulito, anche con i brani più complessi.
Con il preset “lineare”, il sistema Bose evita colorazioni o effetti forzati per dare la massima resa e naturalezza nella riproduzione. “Babylon Sisters”, “Money”, “Get Lucky”, persino la “Marcia Imperiale” di Star Wars: nessun cedimento, solo piacere d’ascolto puro. Ogni nota restituisce la sensazione di essere lì, al centro della musica, con l’auto che diventa parte dell’orchestra. Una Mazda non si guida soltanto, ma si ascolta. Adesso più che mai ogni viaggio diventa una sinfonia in movimento.