In passato, impostare un browser predefinito su Windows era quasi un’illusione. Anche dopo aver selezionato un’alternativa a Edge, molti file e protocolli continuavano ad aprirsi comunque con il software Microsoft. Una frustrazione per milioni di utenti. Ora, per chi vive nell’Area Economica Europea, le cose cambiano sul serio. Il browser impostato come predefinito sarà finalmente applicato anche a estensioni come .pdf, .xml, .svg, .mht e link come ftp. Una svolta attesa da anni. Il browser alternativo verrà inoltre fissato automaticamente sulla barra delle applicazioni. Solo un’impostazione manuale potrà evitarlo. Una scelta che non lascia spazio a fraintendimenti. Le modifiche sono già in test con la build 26120.4151 e arriveranno per tutti a luglio. Perché non era così fin dall’inizio?
Ricerca e Store in Windows europeo
Anche la ricerca web integrata viene completamente riscritta nella versione di Windows aggiornata. Le app che integrano motori di ricerca esterni verranno abilitate automaticamente, senza configurazioni nascoste. L’interfaccia mostrerà più provider a colpo d’occhio, con l’utente libero di decidere chi viene prima. Un cambiamento invisibile, ma potente: chi cerca, sceglie. Il rollout è già in corso e si concluderà questo stesso mese. Inedita anche la possibilità di disinstallare il Microsoft Store. E quello che si ha già sul PC? Verrà cancellato? No. Nonostante la rimozione, le app già installate continueranno a ricevere aggiornamenti. Sicurezza garantita anche senza Store. E se serve, si reinstalla con un clic.
Sempre riguardo le applicazioni, le Microsoft non avranno più la strada spianata. L’app Bing non forzerà più l’apertura dei contenuti in Edge e rispetterà il browser scelto dall’utente. Lo stesso farà la Start Experiences app su Windows 11. Per Windows 10 resta tutto com’è: Edge ancora al centro delle notizie. Anche Edge cambia tono. Nessun messaggio insistente per diventare predefinito, a meno che non venga aperto volontariamente. Una volta disinstallato, le altre app smetteranno di chiedere di rimetterlo. Solo le Progressive Web App installate da Store lo richiederanno ancora, per ragioni tecniche. Avremo dunque un Windows più neutrale, meno oppressivo, costruito attorno alle scelte dell’utente. Altrove? Tutto per adesso resterà uguale.