A quanto pare la nota azienda californiana proprio non ha intenzione di rinunciare al mercato cinese ecco dunque perché sembra stia adattando la sua RTX Pro 6000 producendo una nuova versione che rientri all’interno dei limiti imposti dall’America per il mercato cinese, tale notizia ci arriva da un rapporto pubblicato che conferma l’intenzione della compagnia di conformarsi alle nuove restrizioni sulle esportazioni verso la Cina.
Si tratta di una decisione che arriva per l’appunto dopo che gli Stati Uniti hanno introdotto delle nuove regole allo scopo di richiedere nuovi permessi speciali per l’esportazione di hardware, come ad esempio il chip Nvidia H20.
Un nodo decisamente ostico
Nello specifico, la preoccupazione degli Stati Uniti d’America riguarda lo sviluppo dell’intelligenza artificiale all’interno dello Stato cinese, l’America ha infatti lo scopo di supportare lo sviluppo di aziende americane come Google o OpenAI contrastando per l’appunto lo sviluppo cinese attraverso la limitazione della quantità di hardware accessibile, dietro tutto ciò si cela anche una paura da un punto di vista militare dal momento che temono che la Cina possa utilizzare la tecnologia americana anche a scopi bellici.
Tornando comunque alla nuova scheda in fase di sviluppo per il mercato cinese, si vocifera che la differenza risiederà all’interno del tipo di memoria che verrà utilizzata, nello specifico si presuppone che verrà abbandonata la memoria ad alta larghezza di banda definita come HBM in favore dello standard GDDR7.
Paradossalmente ciò piuttosto che avvantaggiare il mercato americano andrà ad avvantaggiare il mercato coreano dal momento che come sappiamo la principale produttrice di quella tipologia di memoria e Samsung, che dunque godrà di una richiesta maggiore, il che indica apertamente come i dazi e le limitazioni imposte dal governo americano siano paradossalmente sfavorevoli per tutti quanti piuttosto che favorevoli all’America, non rimane dunque che attendere per capire come si evolverà la situazione a riguardo.