Ti sei mai chiesto che aspetto abbiano i pianeti fuori dal nostro sistema solare? Non quelli simili alla Terra, ma quei mondi strani e affascinanti di cui non abbiamo nemmeno un esempio nel nostro angolo di universo. Tipo i “sub-Nettuniani”. Sì, esistono davvero, sono un misto tra Nettuno e una super-Terra, ma qui da noi… niente. Neanche uno. Ecco perché ogni volta che riusciamo a sbirciare uno di questi esopianeti, l’attenzione sale alle stelle.
James Webb scopre TOI-421 b
L’ultima chicca ce la regala il James Webb Space Telescope, che continua a regalarci perle una dietro l’altra. Questa volta ha puntato gli occhi su TOI-421 b, un pianeta lontano 244 anni luce da noi. È bello tosto: rovente come un forno (oltre 700 °C) e con un’atmosfera che, a sorpresa, si è lasciata osservare senza troppi filtri. E dico “a sorpresa” perché, finora, la maggior parte dei sub-Nettuniani si è comportata da diva capricciosa: troppa nebbia, troppe nubi, nessuna informazione utile. Ma lui no.
TOI-421 b ha mostrato un’atmosfera trasparente al punto giusto, perfetta per gli strumenti super sensibili del Webb. E cosa ci abbiamo trovato? Tracce di vapore acqueo (già interessante), monossido di carbonio e diossido di zolfo. In compenso, niente metano né anidride carbonica. Non proprio quello che ti aspetteresti.
Il punto più intrigante? L’atmosfera sembra piena di idrogeno, simile a quella della sua stella. Questo potrebbe voler dire che si è formato come i nostri giganti gassosi, tipo Giove, solo in condizioni molto diverse. E forse, proprio grazie a quelle temperature esagerate, si è evitata la formazione di quelle fastidiose foschie che rendono opaca l’atmosfera degli altri sub-Nettuniani.
Insomma, questo TOI-421 b potrebbe essere il primo passo per capire un’intera categoria di pianeti misteriosi. E magari, anche un indizio sul perché noi, nel nostro sistema solare, non ne abbiamo nemmeno uno. Coincidenza? Chissà. Di certo, la storia è appena cominciata.