Chip AI: Trump interviene sulle restrizioni

Sembra che Trump intenda annullare le restrizioni imposte da Biden riguardo i chip AI. Cosa potrebbe cambiare?

AI

Il settore commerciale e quello tecnologico continuano a mutare. A tal proposito, l’amministrazione Trump ha annunciato un cambiamento di rotta interessante. Secondo quanto riportato, sarà abrogato e sostituito il regolamento promosso da Joe Biden riguardo l’esportazione dei chip per l’intelligenza artificiale. Si tratta di una svolta importante che potrebbe avere impatti sul ruolo degli Stati Uniti nel panorama dell’AI. Il Dipartimento del Commercio, secondo quanto riportato, ritiene che il precedente sistema normativo fosse troppo macchinoso e farraginoso. Al punto da rappresentare un freno all’innovazione americana. L’intenzione del nuovo esecutivo è quella di alleggerire la burocrazia. Oltre che garantire una maggiore flessibilità nelle esportazioni. Interventi che hanno l’obiettivo di rafforzare la leadership tecnologica statunitense.

Cambio di rotta per i chip AI negli Stati Uniti

Il regolamento voluto da Biden, noto come “Framework for Artificial Intelligence Diffusion” era il risultato di un piano pluriennale. Il quale era volto a controllare la circolazione dei chip AI più sofisticati, come quelli prodotti da Nvidia. Tale strategia mirava ad evitare che paesi come la Cina potessero utilizzare tali tecnologie a fini militari. Il framework prevedeva un sistema articolato su tre livelli. Ovvero, esportazioni libere verso un ristretto gruppo di alleati (17 Paesi più Taiwan), limiti quantitativi per circa 120 nazioni, e divieto totale per stati considerati ostili come Cina, Iran, Russia e Corea del Nord.

Con l’insediamento della nuova amministrazione, però, si è fatta strada un’impostazione diversa, decisamente più pragmatica. Trump punta ad archiviare il meccanismo multilivello per introdurre un sistema di licenze globali. Fondato su trattative bilaterali. Invece di imporre vincoli rigidi per categorie geografiche, la nuova strategia prevede la possibilità di stipulare accordi specifici con singoli Stati. Come ad esempio gli Emirati Arabi Uniti o l’Arabia Saudita. Al momento, non è stata ancora definita una data certa per l’entrata in vigore del nuovo regolamento per i chip AI.

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