Recenti voci di corridoio sono tornate a piena potenza in merito, il tanto discusso SoC Proprietario di Xiaomi, secondo le ultime indiscrezioni l’azienda infatti sta lavorando ad un proprio processore basato su un proprio processo produttivo da poter utilizzare poi in futuro all’interno dei propri dispositivi, nel dettaglio l’azienda avrebbe sviluppato un’intera divisione apposita definita come Xring e omonima del prodotto in questione, come se non bastasse l’azienda avrebbe già assegnato circa 1000 dipendenti in questa divisione che però sembrerebbe verrà trattata come un’azienda indipendente da parte di Schmit, seppur collegata ad essa.
La paura degli USA
Sembrerebbe che Xiaomi stia muovendosi in modo così cauto per un motivo specifico, ha paura di fare la medesima fine fatta da Huawei dopo il ban ricevuto dall’America, starebbe dunque cercando di essere cauto e soprattutto di evitare che il proprio nome venga collegato in maniera fin troppo forte a questa nuova divisione che sta prendendo forma dal momento che il processo produttivo in questione sarà a 3 nm, dunque altamente competitivo e ciò potrebbe non piacere all’America con quest’ultima che controlla la maggior parte delle fonti di approvvigionamento non solo di materiali ma anche di tecnologie da utilizzare per la produzione dei wafer in silicio.
Ricordiamo infatti che tre voci circolate in rete parlano di fonderie proprie utilizzate da Xiaomi, queste ultime ovviamente per funzionare hanno bisogno degli ultimi ritrovati in termini di tecnologia per la produzione di circuiti stampati che provengono per la maggior parte oltre che dall’America anche dall’Europa, dunque è nell’interesse dell’azienda evitare di inimicarsi queste superpotenze da un punto di vista commerciale e sappiamo bene come l’America non sia molto fiduciosa verso le potenze orientali, soprattutto per quanto riguarda il mondo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale.
Non rimane dunque che attendere per vedere come si muoverà Xiaomi in futuro e cosa annuncerà.