Non è la tecnologia a guidare l’evoluzione di Gboard, ma il design. Con l’avvicinarsi del Google I/O 2025, la tastiera ufficiale di Android si trasforma, diventando la prima app ad adottare il nuovo stile grafico Material Design 3 Expressive. Ciò significa più colore, più dinamismo, più attenzione all’esperienza visiva. Così, i tasti classici e squadrati lasciano spazio a una nuova forma “a pillola”, arrotondata, morbida, decisamente più moderna. Un cambiamento che non passa inosservato.
Material Design 3 Expressive: estetica flessibile e su misura per la Gboard
Il lancio della nuova interfaccia di Gboard è già iniziato, anche se la distribuzione avviene in maniera graduale. Le prime persone a riceverla hanno potuto sperimentare un’estetica completamente rinnovata. I tasti della tastiera non sono solo più eleganti ma anche pensati per adattarsi meglio alle preferenze visive dell’utente. Una novità già comparsa in fase di test, a marzo, ma poi ritirata dopo le critiche. Alcuni, infatti, avevano lamentato un minore contrasto tra i tasti, rendendo la digitazione meno precisa. Ecco perché Google, questa volta, sceglie un approccio più cauto. Nel senso che il nuovo stile sarà attivabile, ma opzionale.
La vera innovazione però non sta solo nell’aspetto dei tasti, ma nella filosofia stessa che si nasconde dietro al nuovo design. L’obiettivo di Google è chiaro. Ovvero offrire una grafica capace di adattarsi all’identità visiva di ogni singolo utente. Colori più vivaci, elementi più rotondi, animazioni più fluide. Una tastiera più “espressiva”, insomma, che lascia spazio alla personalizzazione. A supporto di questa trasformazione, Google ha introdotto anche un banner all’interno dell’app, per guidare facilmente alla scelta del layout preferito.
Offrire alternative, permettere all’utente di scegliere, restituire un senso di controllo. Questo è ciò che Google sta cercando di ottenere con i suoi nuovi aggiornamenti grafici. Poi se il nuovo stile non convince, si può tornare al vecchio design rapidamente e con pochi tocchi. Si tratn piccolo dettaglio che fa una grande differenza. E che dimostra come, anche nel mondo del software, ascoltare chi usa davvero le app ogni giorno sia ancora una scelta vincente.