lunedì, Maggio 19, 2025

He Dreiht è realtà: 64 turbine giganti per l’eolico europeo

He Dreiht, il più grande parco eolico offshore tedesco, userà 64 turbine da 15 MW per fornire energia a 1,1 milioni di case senza sussidi.

He Dreiht, il più grande parco eolico offshore tedesco, userà 64 turbine da 15 MW per fornire energia a 1,1 milioni di case senza sussidi.

Si chiama He Dreiht (che suona quasi poetico, anche se significa qualcosa tipo “Lui ruota”) ed è il più grande parco eolico offshore tedesco attualmente in costruzione. A quanto pare, ha appena raggiunto un traguardo importante: la prima delle sue turbine mostruose da 15 megawatt è stata installata con successo. Per dare un’idea, una sola di queste belve può alimentare migliaia di case. E ne stanno montando 64.

 

Nasce il più grande parco eolico privato tedesco

Una volta completato, He Dreiht potrà generare abbastanza energia da coprire i consumi di 1,1 milioni di abitazioni. Tutto questo senza un centesimo di sussidi pubblici – il progetto è finanziato interamente dal settore privato, cosa piuttosto rara quando si parla di energie rinnovabili su larga scala.

A guidare i lavori c’è EnBW, un’azienda tedesca che lavora con l’eolico da più di 15 anni. Per loro, questo è il progetto della vita: ambizioso, enorme e anche un bel po’ simbolico. Lo ha detto chiaramente Michael Class, che in azienda si occupa proprio della produzione elettrica: “Questo ci porterà a superare i 10 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2030”. In pratica, un bel passo avanti per l’indipendenza energetica della Germania.

Ma non è una sfida solo per loro. Anche per Vestas, il colosso danese delle turbine, questo progetto segna un inizio: è la prima volta che viene installato il nuovo modello V236 da 15 MW. È il più potente mai costruito finora. Pensateci un attimo: una singola turbina alta come un grattacielo, con pale lunghe come un campo da calcio. È quasi fantascienza, ma è tutto vero.

E i lavori? Non sono certo una passeggiata. Il parco si trova a oltre 100 km al largo, in pieno Mare del Nord. Ci lavorano più di 500 tecnici, supportati da una sessantina di navi, e tutto parte dal porto di Esbjerg, in Danimarca. Da lì, i pezzi vengono caricati sulla nave Wind Orca (sì, si chiama davvero così), trasportati in mare aperto, sollevati e montati in mezzo alle onde.

Nel frattempo, altri team stanno completando il reticolato di collegamenti elettrici tra le turbine. È una specie di puzzle tecnologico, giocato però a scala oceanica.

Progetti come He Dreiht non sono solo imponenti: sono necessari. L’eolico offshore sfrutta venti forti e costanti, non ruba spazio sulla terraferma e offre un enorme potenziale per ridurre le emissioni. Non sarà ancora la prima fonte di energia rinnovabile al mondo, ma con impianti così… ci si sta arrivando.

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