Google firma il primo accordo eolico offshore in Asia

Google investe nell’eolico offshore a Taiwan con il progetto Fengmiao I per alimentare data center e infrastrutture con energia pulita.

Google investe nell’eolico offshore a Taiwan con il progetto Fengmiao I per alimentare data center e infrastrutture con energia pulita.

Google continua a spingere forte sull’acceleratore della sostenibilità, e questa volta lo fa con una mossa importante: ha appena firmato il suo primo contratto per l’acquisto di energia eolica offshore nella regione Asia-Pacifico. Sì, parliamo proprio di quelle enormi pale eoliche piazzate in mare aperto, capaci di produrre energia pulita sfruttando i venti costanti che soffiano sull’oceano.

 

Google investe nell’eolico offshore a Taiwan

Il progetto in questione si chiama Fengmiao I, si trova a Taiwan e promette di generare fino a 495 megawatt di potenza una volta operativo (previsto per il 2027). A fornirlo è Copenhagen Infrastructure Partners, uno dei nomi più grossi a livello globale quando si parla di infrastrutture verdi. Ma qui non si tratta solo di acquistare elettricità: è un vero investimento sul futuro dell’energia nell’area asiatica, e Taiwan è al centro di questa strategia.

Per Google, infatti, non è una semplice questione di marketing verde. I suoi data center, le sedi operative e le infrastrutture cloud presenti sull’isola hanno bisogno di un sacco di energia – e renderla rinnovabile è uno dei modi più concreti per ridurre davvero l’impatto ambientale.

E c’è di più: Fengmiao I è anche il primo progetto tra quelli selezionati nel quadro della “Round 3.1” taiwanese ad aver raggiunto la chiusura finanziaria. Tradotto: è il primo che può davvero partire, aprendo la strada a nuovi investimenti e progetti simili. Un bel segnale per tutto il settore eolico offshore nella regione.

Questo passo si inserisce in un disegno più ampio che Google sta portando avanti a Taiwan: l’azienda è già coinvolta nello sviluppo di impianti solari, progetti geotermici e in una serie di strumenti digitali per monitorare e migliorare l’impatto ambientale. Insomma, la visione è chiara: costruire un sistema energetico pulito, stabile e – perché no – anche intelligente.

Come ha spiegato Xiao Yijun, uno dei responsabili delle infrastrutture energetiche per la regione, non si tratta solo di “comprare energia verde”, ma di mettere insieme rinnovabili e tecnologie smart per arrivare, un giorno, a una fornitura di energia completamente a zero emissioni. Ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette.

È un traguardo ambizioso, certo. Ma Google sembra aver deciso di provarci sul serio.

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