Gemini ora accessibile anche ai minori con autorizzazione parentale via Family Link

Google abilita Gemini per i minori tramite Family Link. Accesso con autorizzazione e contenuti filtrati.

Google Gemini

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Google ha ufficializzato la possibilità per i minori di accedere al chatbot Gemini, a condizione che ricevano l’autorizzazione tramite l’account Family Link, il sistema di controllo parentale pensato per la gestione degli account dei più giovani.

Gemini disponibile per adolescenti con account supervisionato

Come riportato in rete, Google ha aperto l’utilizzo di Gemini anche agli utenti di età inferiore ai 18 anni, purché il loro account sia supervisionato dai genitori tramite Family Link. L’opzione è già attiva negli Stati Uniti e sarà estesa gradualmente ad altri mercati.

L’iniziativa riguarda Gemini in versione base, accessibile tramite l’app mobile e il sito web ufficiale, e permette ai minori di interagire con il chatbot per scopi informativi, educativi e creativi. I genitori avranno la possibilità di abilitare o disabilitare l’accesso direttamente dalle impostazioni di Family Link.

L’esperienza Gemini per i minori sarà personalizzata e limitata rispetto a quella offerta agli adulti, con filtri e restrizioni pensati per impedire contenuti non adatti. Google ha specificato che il chatbot non risponderà a domande su tematiche sensibili e sarà in grado di riconoscere tentativi di eludere i limiti imposti.

I genitori potranno inoltre monitorare le attività dei figli all’interno dell’app, ricevendo notifiche sulle interazioni e aggiornamenti sul tempo di utilizzo. L’obiettivo è creare un ambiente sicuro e controllato, che permetta l’accesso all’intelligenza artificiale senza compromettere la sicurezza dei più giovani.

Per favorire un uso consapevole dell’IA, Google ha incluso nella versione di Gemini per minori una sezione dedicata a suggerimenti di attività, come scrivere racconti, fare quiz, risolvere problemi matematici o apprendere nozioni scientifiche. Le risposte del chatbot saranno semplificate e adattate al livello di comprensione dell’utente, in base all’età registrata nell’account.

Google ha dichiarato di aver collaborato con esperti di educazione, sviluppo infantile e sicurezza online, per garantire che i contenuti generati da Gemini rispettino criteri pedagogici e normativi. Le conversazioni saranno inoltre filtrate per evitare espressioni offensive, contenuti falsi o fuorvianti.

Al momento, gli account supervisionati non potranno accedere a Gemini Advanced, la versione potenziata disponibile solo con abbonamento Google One. Inoltre, i minori non potranno usare le funzioni multimediali di Gemini, come la generazione di immagini o l’upload di file, per motivi di sicurezza.

Anche l’uso di Gemini in altre app o estensioni, come Docs o Gmail, rimane disattivato per gli utenti minorenni, che potranno usare l’intelligenza artificiale esclusivamente nella chat principale dell’app Gemini o via web.

La funzione è attualmente attiva negli Stati Uniti per account supervisionati di età pari o superiore a 13 anni, ma Google prevede di estenderla ad altri Paesi nei prossimi mesi, in base alle normative locali e ai feedback ricevuti. La lingua predefinita è l’inglese, ma è previsto il supporto per altre lingue nel corso del 2025.

Il rollout graduale consentirà a Google di valutare il comportamento del sistema in ambienti protetti, perfezionando gli algoritmi di sicurezza prima di un eventuale rilascio globale.

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