Plaud Note: perché non acquistare il registratore vocale, poche funzioni e costo elevato – Recensione

Abbiamo provato il Plaud Note e siamo rimasti delusi dalle sue caratteristiche, un dispositivo caro con un abbonamento altrettanto costoso e funzionalità pari a quelle di uno smartphone.

Plaud Note ()

Il registratore vocale PLAUD NOTE, pubblicizzato come uno strumento all’avanguardia per trascrivere e riassumere automaticamente riunioni, lezioni e chiamate, si presenta con un bagaglio di promesse altisonanti. Tuttavia, dopo averlo messo alla prova in diverse situazioni quotidiane, emerge un quadro ben poco entusiasmante.

Il dispositivo – completo di custodia rigida nera – colpisce subito per un aspetto tutt’altro che raffinato: il design è anonimo e il materiale plastico sembra economico.

L’attesa di un prodotto premium si scontra con una realtà più modesta: ciò che appare un gadget hi-tech è in pratica un registratore base gonfiato da velleità “intelligenti”. Gran parte delle funzionalità avanzate (come la tecnologia di riconoscimento vocale e la sintesi dei testi) risulta più una trovata di marketing che un reale vantaggio pratico. In pratica, il PLAUD NOTE si presenta come una spesa difficile da giustificare: al prezzo elevato del dispositivo – cui si aggiungono costi periodici di abbonamento – le alternative gratuite sugli smartphone risultano incomparabilmente più efficienti.

DSC PLAUD NOTE

Design e materiali: praticità sì, ma qualità percepita migliorabile

Il primo impatto con il PLAUD NOTE è positivo sotto il profilo della portabilità: dimensioni ridotte, peso contenuto, forma sottile che scompare facilmente in una tasca o in una borsa. Anche la custodia rigida inclusa è un dettaglio gradito, capace di offrire un minimo di protezione contro urti e graffi.

Tuttavia, osservandolo da vicino, l’impressione generale è che i materiali scelti non siano all’altezza della fascia di prezzo. La plastica utilizzata per il corpo del dispositivo è leggera ma trasmette una sensazione di economicità, mentre i pulsanti laterali risultano poco precisi, con un feedback morbido che non dà grande sicurezza durante l’uso.
La finitura opaca resiste bene alle impronte, ma nel complesso manca quella solidità che ci si aspetterebbe da un prodotto pensato per un utilizzo intensivo quotidiano.

Ergonomicamente, il PLAUD NOTE è discreto: è facile da maneggiare e i comandi sono raggiungibili anche con una mano sola. Tuttavia, l’assenza di retroilluminazione sui tasti può rendere difficoltoso l’uso in ambienti poco illuminati.

Caratteristiche tecniche: buone premesse, implementazione discutibile

Le specifiche sulla carta sono piuttosto interessanti:

  • Registrazione audio omnidirezionale

  • Memoria interna da 64 GB

  • Trascrizione e riassunto automatici tramite app

  • Supporto a 112 lingue

  • Connessione Bluetooth per il collegamento allo smartphone

  • Applicazione mobile di gestione

Una dotazione che promette molto, soprattutto per chi cerca una soluzione “all-in-one” per la gestione di audio e testi. Peccato che, all’atto pratico, le prestazioni non riescano sempre a mantenere le promesse.

La capacità di registrare audio in diversi contesti funziona bene solo in condizioni ideali: ambienti silenziosi, parlato chiaro e senza rumori di fondo significativi. Appena ci si sposta in ambienti rumorosi o dinamici (una conferenza, una riunione affollata, una lezione universitaria) iniziano a emergere limiti evidenti nella capacità di isolare la voce dal rumore ambientale.

La trascrizione automatica supporta teoricamente oltre 100 lingue, ma nella realtà il riconoscimento preciso è garantito solo per un nucleo ristretto di idiomi più diffusi. In presenza di accenti marcati o di lessico tecnico-specialistico, il sistema spesso fatica, producendo testi da revisionare accuratamente.

L’applicazione è fatta molto bene anche se spartana. Devo dire che non mi ha mai dato problemi anche se avrei aggiunto qualche funzionalità in più visto il costo elevato dell’abbonamento.

L’abbonamento: costi ricorrenti e limitazioni

Un aspetto che rischia di sorprendere (e non in senso positivo) chi acquista il PLAUD NOTE è la gestione dell’abbonamento necessario per sbloccare le sue funzioni principali.

Dopo l’acquisto del dispositivo, gli utenti possono scegliere tra diversi piani di abbonamento per accedere alle funzionalità avanzate:

  • Piano Starter (gratuito): incluso con l’acquisto del dispositivo, offre 300 minuti di trascrizione al mese, sintesi AI e accesso a modelli di sintesi base.Lifewire

  • Piano Pro Annuale: al costo di 89 € all’anno, include 1.200 minuti di trascrizione mensili, oltre 30 modelli di sintesi professionali, la funzione “Ask AI” per interrogare l’archivio delle registrazioni e l’accesso anticipato a nuove funzionalità .​

  • Piano Illimitato Annuale: offre trascrizioni illimitate e ulteriori funzionalità avanzate, come l’uso di glossari specifici per settori professionali. Il costo di questo piano può variare e non è specificato sul sito ufficiale.

Considerazioni sull’abbonamento

È importante notare che, senza un abbonamento attivo, il PLAUD NOTE funziona solo come registratore vocale, senza accesso alle funzionalità di trascrizione e sintesi AI. Per molti utenti, soprattutto studenti o professionisti con esigenze elevate, il costo dell’abbonamento può rappresentare un investimento significativo. Ad esempio, uno studente ha calcolato che, per le sue necessità, il costo annuale potrebbe superare i 500 dollari, considerando l’abbonamento e le quote aggiuntive di trascrizione .​

Prestazioni e test pratici

Sul campo il PLAUD NOTE dimostra i suoi limiti in modo piuttosto rapido. La qualità audio registra difetti evidenti: i microfoni integrati (due capsule direzionali) faticano a isolare le voci a distanza, raccogliendo rumori di fondo e fruscii vari. Anche in una stanza silenziosa, il risultato è spesso piatto: basta che una persona si sposti o tolga la mano dal tavolo per notare un calo di sensibilità. In pratica, in riunioni o lezioni dal vivo la resa è deludente.

La trascrizione automatica – spinta come fiore all’occhiello del prodotto – mostra carenze consistenti. In un test abbiamo registrato una conversazione di 10 minuti in italiano e di 5 minuti in inglese. Il PLAUD NOTE ha impiegato alcuni minuti per elaborare l’audio, ma il risultato è stato più poetico che realistico: le parole “scelte serie e passi logici” sono state trascritte come “cieli sereni e passi leggeri”, con omissioni e confusione di termini tecnici. Punteggiatura assente, errori di omofoni e frasi corrotte hanno trasformato il testo in qualcosa di poco utilizzabile.

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Abbiamo poi messo alla prova il dispositivo in altri scenari pratici:

  • Lezione universitaria: posizionando il registratore al centro dell’aula, la sensibilità cade già a pochi metri di distanza. Frasi complete vengono tagliate o confuse, mentre risatine e scricchiolii di penna finiscono con chiarezza nel file audio. Anche qui la trascrizione è risultata di scarsa utilità: molti concetti tecnici pronunciati a bassa voce sono stati completamente ignorati o fraintesi.

  • Chiamata telefonica: il manuale lascia intendere che il PLAUD NOTE possa registrare conversazioni via viva voce. In realtà non dispone di funzionalità telefoniche: l’unico modo è porlo vicino all’altoparlante del telefono. Il risultato è ovvio: un brusio di fondo fortissimo e voci ovattate, per niente chiare. Meglio utilizzare direttamente l’app dello smartphone, che registra in digitale voce in entrata e uscita con qualità nettamente superiore.

  • Riunione di lavoro: una tipica riunione d’ufficio è forse l’ambiente più “nativo” per questo dispositivo, ma i problemi permangono. Spesso qualcuno parla a turno, lasciando pause: il PLAUD NOTE tende ad interpretarle come fine del segmento, interrompendo così la trascrizione; quando la conversazione riprende, l’apparecchio ha bisogno di riconnettere la traccia e spesso salta pezzi. Il file audio finale risulta frammentato e incompleto: l’idea di avere un riassunto automatico di un’ora di meeting diventa quasi ridicola, visti i continui errori e omissioni.

In condizioni ideali, il PLAUD NOTE dimostra il suo potenziale: durante una registrazione in un ambiente silenzioso, con parlato chiaro in italiano standard, il dispositivo ha catturato l’audio con notevole precisione. La trascrizione risultante è stata accurata, con una punteggiatura ben posizionata e una struttura coerente del testo. In questo scenario, il PLAUD NOTE si è rivelato uno strumento affidabile per ottenere trascrizioni di qualità, facilitando la revisione e l’archiviazione delle informazioni.photo

Prezzo e alternative gratuite

Forse il punto più irritante di questo PLAUD NOTE è il prezzo. L’acquisto del registratore, che di per sé offre funzioni basilari, è già oneroso di suo, e a questo si aggiunge un abbonamento obbligatorio per sbloccare le funzioni avanzate di trascrizione e riassunto. Il costo totale (IVA esclusa) si avvicina a quello di uno smartphone di fascia media, un dispositivo molto più versatile e potente. Spendere così tanti soldi per un gadget che fa poco più che registrare audio sembra a dir poco sproporzionato.

Basterebbe riflettere sulle funzionalità che il PLAUD NOTE promette: registrazione audio, riconoscimento vocale e qualche strumento di editing. Oggi tutto questo è già contenuto nello smartphone che portiamo in tasca. Ad esempio, le app di registrazione vocale integrate in Android e iOS sono gratuite, intuitive e piuttosto accurate. Servizi di trascrizione automatica (la maggior parte dei quali con un piano gratuito) forniscono risultati comparabili, spesso superiori a quelli del PLAUD NOTE. Non serve spendere un soldo in più per funzioni già alla portata di chiunque.

Il PLAUD NOTE chiede all’utente un doppio esborso (apparecchio + abbonamento) per ottenere qualcosa che, con molto meno impegno economico, è già ampiamente disponibile sugli smartphone. L’esperienza d’uso di un telefono moderno è molto più semplice e fluida: si ha tutto in un unico dispositivo, senza perdersi in lunghe sincronizzazioni o aggiornamenti firmware. Inoltre, grazie all’hardware avanzato dei telefoni odierni, la qualità audio registrata e l’affidabilità del riconoscimento vocale sono nettamente superiori. Dunque non si vede alcun vantaggio reale nell’acquistare questo registratore costoso quando esiste già un’alternativa gratuita e migliore sul proprio telefonino.

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