sabato, Marzo 22, 2025

Stellantis: emersi alcuni intoppi per i suoi stabilimenti

Lo stabilimento di Termoli e la gigafactory ACC di Stellantis sono in pericolo. Cosa sta succedendo? Ecco i dettagli.

di Margareth Galletta

stellantisStellantis continua ad essere al centro dell’attenzione politica e industriale. In particolare, al centro della questione c’è lo stabilimento di Termoli, e in generale l’industria auto in Molise. L’incontro a Palazzo Piacentini tra il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, e l’assessore regionale Andrea Di Lucente ha messo in evidenza opportunità e criticità. L’annuncio di Stellantis riguardante l’avvio, dal 2026, della produzione di cambi eDCT per veicoli ibridi rappresenta un segnale positivo. Ma, come sottolineato dallo stesso ministro Urso, non basta a garantire la piena occupazione dello stabilimento. Da un lato la riconversione industriale offre una prospettiva di continuità. Dall’altro permangono timori sulla capacità di assorbire tutta la forza lavoro attuale e di creare nuove opportunità di impiego.

Stellantis: le prospettive per il futuro

A rendere ancora più incerto il quadro è il destino della gigafactory di Automotive Cells Company (ACC). La sua realizzazione, infatti, appare in bilico. Tale impianto, previsto per la produzione di batterie per veicoli elettrici, è considerato essenziale per il rilancio dell’industria auto molisana. Ed anche per la competitività italiana nel settore. Eppure, il rallentamento della domanda di veicoli elettrici in Europa ha indotto i vertici di ACC a rivedere i piani di investimento. In particolare, Patrick Pouyanné, CEO di TotalEnergies, partner di Stellantis e Mercedes nel progetto, ha suggerito di concentrare le risorse sulla gigafactory di Billy-Berclau, in Francia. Un’ipotesi che preoccupa istituzioni e lavoratori molisani. Quest’ultimi vedono il rischio di perdere una grande opportunità industriale.

Urso ha ribadito la necessità di una strategia industriale europea più chiara e orientata a sostenere la transizione energetica senza penalizzare alcuni territori. L’Italia ha già avanzato richieste precise a Bruxelles, inserite nel cosiddetto “non paper”. Ciò per ottenere un maggiore supporto alla creazione di gigafactory nel Paese. Oltre alla questione Stellantis e ACC, durante l’incontro sono stati affrontati altri dossier cruciali per l’area di crisi complessa di Venafro-Pozzilli. Qui il settore automotive rappresenta un pilastro dell’economia locale. Le decisioni dei prossimi mesi saranno determinanti per delineare il futuro dell’industria molisana.

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