Il mondo della comunicazione digitale, dominato da telefonate tradizionali e servizi di messaggi a pagamento, ha vissuto un importante evoluzione. Ciò grazie all’arrivo di Skype. Il concetto di poter parlare gratuitamente con chiunque nel mondo, se connesso ad internet, sembrava rivoluzionario. E lo fu. In pochi anni, Skype divenne centrale nel settore delle videochiamate. Un servizio indispensabile per milioni di utenti. Dalle famiglie separate dalla distanza ai professionisti in cerca di un modo per comunicare. Nel 2011 è arrivata l’acquisizione da parte di Microsoft. Ciò per la cifra record di 8,5 miliardi di dollari. Ciò che sembrava essere un’investimento rivoluzionario, però, segnò l’inizio della crisi.
Skype si avvicina alla sua chiusura definitiva?
L’ecosistema digitale evolve rapidamente. In tale contesto Skype, anziché innovare in modo deciso, si è ritrovata intrappolato in un limbo di aggiornamenti discontinui e scelte tecnologiche poco efficaci. Il colpo finale è arrivato con la pandemia del 2020. Piattaforme emergenti, come Zoom e Microsoft Teams, hanno guadagnato rapidamente terreno. Mentre Skype non è riuscita a sfruttare l’opportunità di imporsi come strumento di riferimento. Problemi di prestazioni, notifiche inaffidabili e un’interfaccia obsoleta hanno portato all’allontanamento degli utenti.
A proposito di Teams, Microsoft ha spostato sempre più risorse su tale piattaforma. Inizialmente era stata pensata per il mondo aziendale. Poi si è trasformata anche in un vantaggio per tutti gli utenti. L’azienda ha ugualmente tentato di risollevare la situazione. Ciò con innovazioni come l’integrazione dell’AI Copilot e nuove funzionalità di messaggistica. Eppure, quest’ultime non risultano sufficienti. La decisione di chiudere il servizio nel 2025 non arriva quindi come una sorpresa, Ma come il logico epilogo.
Al momento, non sono ancora state rilasciate dichiarazioni a riguardo da parte di Microsoft. Ma sembra essere ormai questione di tempo prima che la chiusura della piattaforma venga resa ufficiale. L’addio a Skype è la fine di un’era, ma anche la dimostrazione che nel mondo della tecnologia, rimanere fermi significa essere superati. Oggi, il testimone passa a nuove piattaforme che hanno saputo interpretare meglio le necessità degli utenti.