intelligenza

I recenti studi e sviluppi dell’intelligenza artificiale hanno fatto in modo che essa venisse applicata, sempre più, in vari settori della vita dell’uomo.
Nell’ultimo periodo, abbiamo infatti avuto modo di vedere come la questione intelligenza artificiale abbia generato numerosi dibattiti e posizioni contrastanti. Tra coloro che temono che tale tecnologia possa, pian piano, sostituirsi al lavoro dell’uomo e coloro che, invece, ne individuano solamente le enormi potenzialità.
A tal proposito, negli ultimi giorni, grazie proprio all’applicazione dell”intelligenza artificiale, è stato possibile conquistare una grande vittoria in ambito medico. Il raggiungimento di un risultato unico mai realizzato prima: riuscire a fare parlare, di nuovo, una donna colpita da un ictus.

Intelligenza artificiale, scienza e medicina

Ebbene sì, non si tratta di fantascienza e nemmeno di un miracolo divino, ma si tratta esclusivamente di intelligenza artificiale.
La suddetta ricerca è stata portata avanti dal neurochirurgo Edward Chang e dal suo gruppo di ricercatori.
Durante l’esperimento, un gruppo di scienziati ha applicato sul cervello della donna, in particolare sull’area che si occupa della comunicazione, circa 253 elettrodi.
Questi ultimi, sono in grado di catturare impulsi elettrici inviati dal cervello e di trasformarli in fonemi, così come sono pensati dalla donna.
In poche parole, l’intelligenza artificiale è in grado di catturare i segnali elettrici che, generalmente il cervello invia all’apparato fonatorio, che ha il compito di trasformare l’ impulso in parola.
L’ictus, infatti, ha reso impossibile alla donna il compimento di questa “funzione” automatica ed è per questo che è stato deciso di applicare l’intelligenza artificiale.
Tuttavia, ciò che ha stupito maggiormente è stata anche l’attenzione che ricercatori hanno manifestato nel portare avanti questo esperimento, con un forte senso di empatia e commozione.
Infatti, per poter usufruire al meglio della tecnologia, è stata creata una vera e propria interfaccia su cui è possibile vedere un avatar personalizzato, simile alla donna in questione. L’avatar possiede lo stesso tono di voce che la donna aveva prima dell’incidente.
Insomma un enorme traguardo dal punto di vista medico- scientifico, in grado di ridare un po’ di autonomia a milioni di pazienti provenienti da ogni parte del mondo.
Tale risultato strabiliante è stato pubblicato di recente sulla nota rivista Nature. Questo risulta essere il frutto di numerosi studi e ricerche condotte da un gruppo di ricercatori dell’Università della California a San Francisco e Berkeley.

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