Connessione internet in casa, interviene l'AGCOM contro gli operatori

Le nuove regole per semplificazione e revisione degli indicatori di qualità per la connessione fissa, riscrivono tutto. L’AGCOM ha obbligato infatti gli operatori a dichiarare velocità minima e massima disponibili.

Ci sono nuovi accorgimenti per la valutazione complessiva della connettività in Italia all’interno dell’ultimo regolamento.

Connessione e trasparenza, il nuovo regolamento dell’AGCOM parla chiaro agli operatori

A parlare chiaramente è proprio il regolamento da parte dell’AGCOM del 10 luglio scorso. Questo prevede che le tutele in merito a trasparenza e contratti vengono estese anche agli utenti che aderiscono i nuovi servizi di tipo FWA, come ad esempio quello introdotto da Vodafone.

Sui siti degli operatori dovrà essere presente una pagina di trasparenza tecnica con le informazioni base di tutte le offerte includendo i valori della velocità massima e minima normalmente disponibile. Ogni informazione relativa alla velocità delle offerte sarà fornita anche all’interno dei contratti e dovranno assumere valore di vincolo rispetto al quale l’utente potrà effettuare un reclamo a chiedere degli indennizzi.

La richiesta di quest’ultimi, così come la richiesta di recesso, potrà essere chiesta dopo che la velocità della propria linea fissa sarà certificata tramite il software Ne.Me.Sys.

Per monitorare in maniera corretta la connettività in Italia, oltre alle misure effettuate con le sonde bisognerà tenere conto anche delle misure effettuate dagli utenti stessi mediante lo SpeedTest AGCOM.

Questa è solo parte del nuovo regolamento formulato tramite una consultazione pubblica iniziata lo scorso 24 novembre e conclusa con l’approvazione del 27 giugno scorso. Tutto ciò, ormai approvato, dovrà essere applicato entro tre mesi.

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