Bombe nucleari per creare un mare nel Sahara

Il Sahara è un deserto che si estende nel continente africano, dall’Oceano atlantico fino al Mar Rosso. Si tratta del deserto più vasto presente sul nostro pianeta, basti pensare che ha una lunghezza di circa 4000 chilometri in un senso e 2000 chilometri nell’altro.

Quello che molti non sanno è che il Sahara non è sempre stato un deserto! Circa 10.000 anni fa sul suo territorio erano presenti dune sabbiose alternate a laghi e fiumi. Era quindi un luogo ricco di acqua, pesci e vita. Per questi motivi si è da sempre cercato di elaborare dei piani per creare un nuovo mare interno al Sahara e cercare di riportare l’acqua e la vita nel deserto più grande del mondo.

Mare nel Sahara, il nuovo piano prevede l’utilizzo di bombe nucleari

Uno dei piani elaborati nel tempo per riportare l’acqua nel deserto fu proposto dall’ingegnere scozzese Donald McKenzie che progettò la creazione di un enorme canale di 644 chilometri a partire dal Marocco per creare un mare dalle dimensioni di 96.560 chilometri quadrati!

L’idea non fu mai presa in considerazione come anche un altro folle piano che è stato delineato successivamente dalla Commissione per l’energia atomica degli Stati Uniti, denominato “progetto Plowshare” e che prevedeva l’utilizzo di numerose bombe nucleari per la creazione di grandi canali utili ad inondare la depressione di Qattara che si trova a 60 metri sotto il mare.

Tuttavia il piano fu interrotto nel 1977 e mai più preso in considerazione a causa del divieto di detonazioni nucleari pacifiche per accordi presi in diversi trattati internazionali.

 

 

 

 

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