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Con la transizione del mondo verso le fonti di energia rinnovabili, uno dei problemi più significativi è la natura intermittente dell’elettricità eolica e solare. L’energia in eccesso creata durante i periodi di picco della produzione è difficile da immagazzinare, rendendo difficile la fornitura di energia quando è più necessaria. Le batterie di sabbia possono aiutare in questa situazione.

La Finlandia ha costruito il primo impianto di batterie di sabbia al mondo nel 2022 e da allora numerosi altri Paesi hanno avviato le loro iniziative. Che cos’è una batteria di sabbia e come funziona? Si tratta essenzialmente di un silo riempito di sabbia e di altri materiali, come i rifiuti edili, che ha lo scopo di immagazzinare l’energia solare ed eolica in eccesso.

Le batterie di sabbia possono aiutare l’energia rinnovabile

Il silo è composto da acciaio ed è isolato, con una rete interna di tubi d’aria che aiutano a regolare la temperatura. Quando l’elettricità è disponibile da fonti instabili, le resistenze elettriche vengono utilizzate per riscaldare la sabbia nel silo, riscaldando l’aria che viene poi fatta circolare attraverso i tubi del silo. L’elevata capacità termica della sabbia le permette di trattenere e rilasciare gradualmente il calore anche a temperature superiori ai 600°C.

Il calore in eccesso viene poi disperso attraverso un sistema di teleriscaldamento, che utilizza il calore di scarto generato dai produttori e dalle centrali elettriche per riscaldare le case e le aziende adiacenti. Questo sistema di tubature a circuito chiuso trasporta l’acqua calda dalla centrale elettrica all’utente finale. Dopo aver perso calore per i consumatori attraverso gli scambiatori di calore, l’acqua viene raffreddata prima di essere restituita alla centrale elettrica di partenza.

Magaldi Green Energy ed EnelX, due aziende italiane, lanceranno la loro rivoluzionaria batteria a sabbia Mgtes nel marzo 2023. Questa batteria riscalda un letto di sabbia silicea utilizzando energia supplementare fornita da fonti rinnovabili attraverso una rete di resistenze. I clienti ottengono vapore con temperature che vanno da 120 a 400 gradi Celsius come conseguenza del processo di recupero del calore della sabbia.

Il primo impianto italiano, a Buccino, sarà operativo entro la fine del 2024 e fornirà energia elettrica all’industria alimentare Igi, fornitore della Ferrero. Il progetto completo prevedeva la costruzione di un impianto solare da 5 MW e di una batteria composta da 125 tonnellate di sabbia per un accumulo termico giornaliero di 13 MWh.

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