Bill Gates e Steve Jobs, una storia di amore e odio come quella dei film

Bill Gates e Steve Jobs sono due dei nomi più famosi dell’informatica moderna. Grazie a Microsoft e a Windows, il primo ha rivoluzionato il modo in cui utilizziamo i computer, mentre il secondo ha creato l’iPhone e il Mac, due prodotti iconici che hanno cambiato il panorama dell’elettronica di consumo. Ma cosa si sa delle loro relazioni?

Bill Gates e Steve Jobs: il litigio e il sostegno reciproco

La storia più diffusa vuole che Gates e Jobs fossero acerrimi nemici, ma in realtà la situazione era molto più complessa. Infatti, Microsoft e Apple hanno collaborato a lungo, con la prima che ha prodotto diversi software per Apple II e con Gates che visitava spesso il quartier generale di Apple a Cupertino per rimanere aggiornato sulle ultime novità su cui Jobs era al lavoro. Quest’ultimo incontrò più volte i dirigenti Microsoft a Seattle, proponendo all’azienda di produrre i propri software per la nuova interfaccia grafica del Macintosh, tuttavia Gates rifiutò, poco convinto del successo di una UI di quel tipo.

Il rapporto tra i due pionieri dell’informatica però si ruppe nel 1985, quando Microsoft lanciò Windows. Jobs era infatti furioso con l’ex amico per aver realizzato un sistema operativo che, a suo dire, copiava quello dei Macintosh. Tuttavia, Gates si era ricreduto sulle interfacce grafiche, considerandole il futuro dei PC e non credeva che Apple potesse avere un’esclusiva su di esse.

In realtà, Jobs non si era inventato nulla: le interfacce grafiche erano state ideate per la prima volta dai laboratori di Xerox, frequentati e ammirati sia da Jobs che Gates. Quest’ultimo rispose bruscamente al CEO di Apple, dicendo: “Vedi, Steve, credo ci siano vari modi di vedere la questione. Credo sia più probabile che entrambi avessimo questo ricco vicino di nome Xerox. Quando sono entrato in casa sua per rubargli la TV, ho scoperto che tu l’avevi rubata tempo prima”. Tra i due si era aperta una faida apparentemente irrisolvibile.

La pace

Ci vollero dieci anni perché le cose cambiassero: a metà degli anni ’90, Apple rischiava il fallimento, mentre Microsoft era una delle compagnie di maggior successo del pianeta. Jobs, dimessosi da Apple nel 1985, aveva fondato NeXT, che si era rivelata un flop. A quel punto, il vecchio CEO della Mela Morsicata venne richiamato alla propria posizione, nel tentativo di salvare la compagnia.

E lo fece, ma con l’aiuto di una figura inaspettata. Durante il Macworld del 1997, Jobs annunciò di aver accettato un investimento da Microsoft per “tenere in piedi” Apple, presentando in collegamento satellitare nientemeno che Bill Gates, che venne fischiato dal pubblico. Nonostante ciò, i due annunciarono una partnership per portare la suite di Office su Mac. Insomma, nulla di romantico. Dietro l’accordo, ovviamente, c’era ben altro: le necessità avevano spinto i due CEO a sotterrare l’ascia di guerra e riprendere relazioni cordiali.

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