Una startup realizzata per contrastare il cambiamento climatico afferma di aver catturato la CO2 – ossia l’anidride carbonica – e di averla immagazzinata sottoterra in un’industria.

La startup Climeworks AG ha utilizzato la tecnologia di cattura dell’aria diretta per estrarre l’aria dall’atmosfera, filtrarla e seppellirla nel tentativo di mitigare il cambiamento climatico indotto dall’uomo. La startup con sede in Svizzera sta vendendo forme energetiche alternative alle principali aziende che emettono carbonio – come Microsoft – per compensare le loro emissioni.

L’amministratore delegato di Climeworks Christoph Gebald ha dichiarato giovedì al Wall Street Journal che è stata la prima volta che un’azienda ha catturato e immagazzinato CO2 su una scala significativa utilizzando un processo verificato da terze parti. “Questo è un importante punto di svolta nello sviluppo della cattura diretta dell’aria”, ha affermato Stacy Kauk, responsabile della sostenibilità presso Shopify, cliente di Climeworks. “Non è solo fantascienza. Adesso è anche la realtà.”

CO2 aspirata e persino immagazzinata, l’idea incredibile di una nuova startup

Climeworks utilizza giganteschi dispositivi adatti ad aspirare l’aria nell’ambiente attraverso un filtro che intrappola enormi quantità di CO2. Questo filtro viene quindi riscaldato fino a circa 100°C e quindi miscelato con acqua. Dopodiché viene pompato sottoterra in un deposito di pietra progettato per essere tenuto al di fuori dell’atmosfera per millenni. L’azienda dispone di impianti commerciali di cattura del carbonio in Svizzera e Islanda, in grado di rimuovere circa 4.000 tonnellate di CO2 ogni anno.

Le tecnologie di cattura del carbonio sono state criticate per le enormi quantità di energia e risorse necessarie per costruirle. Sebbene Climeworks affermi che le sue macchine offrono una delle uniche soluzioni per la rimozione del carbonio su vasta scala. “La cattura e lo stoccaggio del carbonio saranno l’unico modo efficace che abbiamo a breve termine per impedire alla nostra industria siderurgica, alla produzione di cemento e a molti altri processi di continuare a riversare emissioni nell’atmosfera“, ha dichiarato nel 2021 il professor Stuart Haszeldine dell’Università di Edimburgo. in risposta alle critiche dei gruppi verdi che affermavano che tali tecnologie fossero solo una costosa distrazione.

“Se vogliamo avere qualche speranza di mantenere la temperatura globale al di sotto dei 2°C, allora abbiamo un disperato bisogno di sviluppare modi per catturare e immagazzinare l’anidride carbonica”.

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