Siccità: la pioggia non migliorerà la situazione, campi aridi e fiumi in secca

Le prime ed abbondanti piogge avevano iniziato a coltivare in noi una vana speranza nei confronti della siccità, distrutta in un secondo dalle parole degli agricoltori e delle loro associazioni. La situazione continua ad essere scoraggiante, poiché alcuni terreni (soprattutto quelli distanti dal canale) restano tutt’oggi aridi malgrado le piogge. Per non parlare poi delle trombe d’aria che nelle varie zone d’Italia hanno distrutto le coltivazioni. 

Siccità: la situazione a Pavia e dintorni

La siccità ha scatenato le richieste per garantire l’irrigazione anche nell’ultima fase dell’estate per non distruggere i raccolti di riso lontani dal canale. Secondo la stima basata sulla cancellazione di circa un terzo dei 62.173 ettari coltivati a risaia fra Po, Ticino e Sesia, nel 2022 i risicoltori lomellini vedranno andare all’aria più di 53 milioni di euro.

Anche ai fiumi non sono bastate le piogge, difatti il loro livello in provincia di Pavia, è ancora ai minimi storici. Al ponte della Becca, dove il Ticino sfocia nel Po, ci sono non più di 30 centimetri d’acqua in più rispetto alla scorsa settimana. Ciononostante l’idrometro è ancora sotto di tre metri rispetto allo zero idrometrico.

Stesso discorso vale per il Po nella Gerola, tra Mezzana Bigli e Casei confine Lomellina-Oltrepo: il fiume ha una portata da grande secca. Il Ticino, nonostante sia lievemente risalito, è ancora sotto di 1,3 metri rispetto alla zero idrometrico: a Vigevano nell’ultima settimana ci sono circa 20 centimetri d’acqua in più. Fortunatamente anche nel Sesia a Palestro, dove alla “Chiusa” si poteva attraversare a piedi, ora c’è quasi mezzo metro d’acqua in più. Per altri aggiornamenti tornate a trovarci su Tecnoandroid!

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