La Marina Militare collabora con Sparkle

Un nuovo Memorandum of Understanding (MoU) ufficializza la futura cooperazione, compreso lo sviluppo di ricerche congiunte e la condivisione di procedure operative tra la Marina Militare Italiana e Sparkle, filiale di Telecom Italia per i cavi sottomarini, impegnandosi a migliorare congiuntamente la protezione delle infrastrutture sottomarine nazionali.

Come parte della partnership, il duo prevede di lavorare insieme su procedure operative condivise e attività di ricognizione e monitoraggio potenzialmente congiunte nelle aree circostanti.

In cambio, Sparkle beneficerà delle informazioni cartografiche della Marina relative ai fondali marini.

“La Marina Militare Italiana è uno dei principali pilastri del cluster marittimo nazionale e lavora quotidianamente per difenderla e supportarla”, ha affermato l’ammiraglio Enrico Credendino, Capo della Marina Militare Italiana. “Abbiamo competenze e capacità professionali per svolgere operazioni sottomarine e oggi, anche grazie a Sparkle, inizia un importante processo che dà la giusta attenzione alla dimensione sottomarina dell’Italia, Paese marittimo con 8.000 km di costa, al centro del Mediterraneo Mare.”

Una collaborazione per farci sentire più sicuri

L’annuncio del MoU suggerisce inoltre che la partnership consentirà attività di ricerca congiunte su temi ritenuti “di interesse comune” per entrambe le parti.

Data la natura delicata delle partnership con i militari, non dovrebbe sorprendere che i dettagli che circondano la partnership siano relativamenteconfidenziali“. Tuttavia, l’accordo evidenzia il crescente riconoscimento della natura vitale dei sistemi internazionali di cavi sottomarini, in particolare sulla scia dell’attuale contesto politico globale altamente instabile.

Con i cavi sottomarini che trasportano una quota così enorme del traffico dati mondiale, il sabotaggio di questi ultimi avrebbero enormi implicazioni per la sicurezza nazionale, il che non sorprende che l’esercito italiano voglia tenerli d’occhio.

In effetti, quest’anno sono già stati segnalati episodi di sabotaggio sottomarino, in particolare vicino alla Norvegia dove è stato parzialmente messo fuori servizio una sezione di cavo all’inizio dell’anno a causa di un incidente inspiegabile. Le indagini sull’incidente sono ancora in corso.

FONTEtotaltele
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