Continua a diventare sempre più reale l’idea della rete unica Tim-Open Fiber. Nella giornata di ieri, i comitati di amministrazione delle due società hanno dato il via libera al percorso d’integrazione delle reti attraverso un accordo non-vincolante.

Sono stati coinvolti in questa decisione, il governo tramite la Cassa depositi e prestiti e Macquaire. Il primo detiene il 60% di Open Fiber e il 10% di Tim mentre il secondo è detentore del 40% di Open Fiber. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

 

Tim ed Open Fiber: accordo entro la fine di ottobre 2022

L’accordo in questione prevede la creazione di un nuovo unico operatore di reti di telecomunicazioni controllato dal CDP che consentirà di accelerare la diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture Vhcn, acronimo di Very High Capacity Networks, sul territorio italiano. L’integrazione avrà ovviamente bisogno di tempo e sarà inoltre necessario separare le attività infrastrutturali di rete fissa da quelle commerciali di TIM.

Sull’argomento è anche intervenuto Pietro Labriola, dichiarando: “È il primo passo di un piano coraggioso per Tim. Dalla separazione dell’infrastruttura di rete fissa traiamo le risorse per investire nei sevizi e nello sviluppo dei rapporti con i clienti e del mobile, competendo più agevolmente nel mercato dei servizi digitali“. La firma finale dell’accordo, stavolta vincolante, avverrà entro il 31 ottobre 2022.

Il prossimo 7 luglio 2022, Labriola svelerà i dettagli del piano industriale 2022-2024 e probabilmente verremo a conoscenza di ulteriori dettagli sull’accordo Tim-Open Fiber. In ogni caso la strada verso la rete unica sembra ormai tracciata. Non ci resta che attendere ancora un mesetto per scoprire tutti i dettagli.

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