Monete preziose: la guida facile per riconoscerle da quelle comuni

Vi è mai capitato di imbattervi in strane monete mai viste prima senza pensare al fatto che potessero valere delle cifre spropositate? Se sì, allora dovete conoscere questi piccoli ma fondamentali trucchi. Innanzitutto è bene che voi sappiate che il valore delle monete preziose è determinato da una serie di aspetti. Scopriamo quali.

Monete rare: classificazione FDC, SPL, BB, MB, B, D, FS

La scala di riferimento è la seguente:

  • FDC, fior di conio, nonché zero segni di circolazione, in ottimo stato di conservazione, con superfici brillanti;
  • SPL, splendido, indica lo stato di conservazione delle monete che hanno circolato poco, con rilievi nitidi e impercettibili segni di consunzione;
  • BB, bellissimo, trattasi di valute che presentano qualche lieve segno di usura. Tuttavia rimangono leggibili.
  • MB, molto bello, è lo stato di conservazione che conduce all’usurato con alcune parti non leggibili;
  • B, bello, ovvero le monete che hanno circolato molto, lisce e con gran parte dei rilievi scomparsi e parti non più visibili;
  • D, discreto, perlopiù lisce, queste monete rare presentano rilievi appena accennati e possono avere importanti segni deturpanti.
  • FS (fondo specchio) non ha nulla a che fare con lo stato di conservazione ma indica un determinato procedimento di fabbricazione delle monete con fondi speculari, spesso con rilievi satinati.

Per quanto riguarda la vendita, invece, bisogna capire dove pubblicare le monete preziose. Rivolgersi ad una Banca è la soluzione peggiore. Al contrario, un’ottima scelta può essere la vendita sui Marketplace come eBay, il quale include una sezione dedicata proprio alle Monete.

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