bmwBMW ha dichiarato dei ricavi finanziari molto positivi per la fine del primo trimestre del 2022. Insieme a Volkswagen, l’altro marchio tedesco può ritenersi soddisfatto dei suoi utili. Di fatto, ha registrato un ricavo operativo del 18,4% che arriva al 39% con la joint venture fatta con Brilliance. In soldoni: quasi il triplo dei ricavi del 2021 (14%) con ben 31.142 milioni di euro.

È vero: l’elettrico non ha ancora sostituito i motori tradizionali. Tuttavia, la richiesta sta aumentando e le vendite anche. Rispetto ai primi mesi del 2021, la vendita di ibride è passata da 70mila a 90mila con un +27,7%. Per gli elettrici i volumi si sono raddoppiati: da 14.200 a 35.000 con un +150%.

 

BMW si focalizza sull’elettrico e a parlare sono i numeri (straordinari) che sta facendo

BMW Group ha registrato 600mila immatricolazioni nei primi tre mesi del 2022, poco al di sotto del 2021 (636.206). Nel Nord e Sud America, pare che le cose stiamo andando molto bene, con un incremento di vendite che arrivano fino al 4%.

Anche in Europa e Asia le cose procedono per il verso giusto, dove si sono registrati degli incrementi di quasi l’8% in più di vendita. Le vendite sono minori rispetto all’anno passato a causa della Cina, la quale ha registrato un -9,3%.

Chi ha risentito di questo calo in territorio cinese è soprattutto il marchio principale del brand, con un pesante -7,3%. Il discorso non vale per i modelli ad alte prestazioni M, i quali hanno registrato 39mila vendite con un aumento del 3,1%.

Per Mini e Rolls-Royce, i numeri sono cresciuti rispettivamente del 1,1% e del 17,7%. I modelli elettrici nel primo caso hanno fatto dei passi da gigante, ma per la Rolls Royce non proprio.

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