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PlayStation 5, la console Sony sarà introvabile ancora per molto tempo

Il settore gaming sta fronteggiando uno dei periodi più difficili degli ultimi anni, con PlayStation 5 e Xbox Series X|S che di fatto risultano quasi sempre introvabili. A causa del proseguire della Crisi dei Chip, i produttori Microsoft e Sony non riescono a realizzare abbastanza console next-gen per soddisfare la domanda.

Se per Microsoft ogni tanto si apre uno spiraglio che permette di mettere in vendita alcuni stock, per Sony la situazione sembra più grave. Avevamo già anticipato che PlayStation 5 non sarebbe stata acquistabile per tutto il mese di marzo e nuove indiscrezioni confermano la gravità del momento.

Stando ad un nuovo report di DFC, la situazione generale del mondo gaming non accenna a migliorare, anzi si registrano ulteriori peggioramenti. In particolare Sony non riesce a produrre abbastanza PlayStation 5 e la situazione non migliorerà nel corso dei prossimi mesi.

 

Sony non riesce a produrre abbastanza PlayStation 5 per soddisfare la domanda a causa della Crisi dei Chip e della mancanza di componenti

Le precedenti aspettative lasciavano intendere che nel 2022 ci sarebbe stata una ripresa del settore gaming. Nuove console sarebbero state prodotte e la Crisi dei Chip avrebbe attenuato i propri effetti. Tuttavia, le previsioni si sono rivelate errate e i ritardi negli approvvigionamenti non fanno che peggiorare la situazione già precaria.

A causa dei continui ritardi, Sony ha dovuto anche rivedere al ribasso le previsioni sui ricavi. Se grazie a PlayStation 5 l’azienda nipponica si aspettava un aumento dell’8%, adesso la percentuale è stata abbassata al 4%. Se l’attuale carenza di componenti dovesse continuare, non è da escludere un ulteriore taglio nel corso dei prossimi mesi.

Inoltre, bisogna anche considerare che la mancanza di console sul mercato si ripercuote direttamente sulle vendite dei giochi. Non avendo una PlayStation 5 tra le mani, i giocatori non possono acquistare i titoli next-gen, facendo calare ulteriormente i ricavi nel settore.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso