A gennaio Google ha annunciato che rimuoverà la versione gratuita di G Suite. Microsoft ha chiaramente assistito al dramma e ha deciso di entrare in gioco con delle offerte esclusive per Microsoft 365 riservate agli utenti di G Suite.

Microsoft ha recentemente annunciato che offrirà agli ex clienti di G Suite uno sconto del 60% per ottenere il pacchetto completo di Microsoft 365. Gli attuali utenti della versione gratuita di G Suite potranno usufruire del bonus se acquistano un abbonamento di 12 mesi per uno dei seguenti pacchetti: 365 Business Basic, Business Standard o Business Premium. Inoltre, gli utenti con sede negli Stati Uniti riceveranno un anno di supporto gratuito per Business Assist. Trattasi della piattaforma mirata ad aiutare le piccole imprese.

Microsoft 365 con uno sconto del 60% per gli utenti insoddisfatti di G Suite

L’abbonamento al pacchetto Microsoft include Teams per consentire ad aziende e studenti di incontrarsi virtualmente, lavorare, studiare e collaborare da qualsiasi luogo e in qualsiasi modo. Lo sviluppo di questa iniziativa arriva sulla scia di una recente mossa di Google che ha infastidito molti utenti. La società ha annunciato che avrebbe rimosso G Suite legacy a partire dal 1 maggio. La modifica costringerebbe gli utenti a scegliere uno dei piani di Google Workspace o a configurare un account Gmail standard e perdere tutti gli acquisti digitali non trasferibili.

Per i restanti utenti, Google aggiornerà automaticamente gli abbonamenti in base alle funzionalità che già utilizzano. Anche se dovranno configurare in ogni caso Google Workspace (almeno Google non addebita costi alle persone senza consenso). Tali clienti hanno la possibilità di ricevere uno sconto per uno dei servizi a pagamento. Tuttavia, coloro che non riescono a eseguire l’aggiornamento vedranno la sospensione dei loro account: continueranno ad accedervi per altri 60 giorni, ma in seguito molte risorse smetteranno di funzionare.

Microsoft ha colto l’intero fiasco di Google come un’opportunità per commercializzare le sue soluzioni, ma dovremo aspettare e vedere come andrà a finire. Google non ha rilasciato alcuna risposta in merito, quindi potrebbe valere la pena prestare attenzione ad eventuali contraccolpi.

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