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Netflix – Photo by CardMapr on Unsplash

Ancora una volta Netflix ha ufficializzato l’aumento dei costi degli abbonamenti. Da noi in Italia, come in molti altri paesi europei, questo passaggio è avvenuto lo scorso mese e ha già interessato sostanzialmente tutti gli utenti. A questo l’aumento è avvenuto negli Stati Uniti e in Canada, due mercati che sono in pratica lo stesso per certe cose. Detto questo, c’è un aspetto positivo dietro tutto questo.

Netflix rispetto anche a soli pochi anni fa ha iniziato a spendere molto per ampliare il catalogo sulla piattaforma, sia originale che no. Questo ovviamente deve essere coperto da un aumento delle entrate e c’erano due possibilità finora. Uno era un aumento di prezzo, come di fatto è stato scelto, e l’altra possibilità era il blocco della condivisione degli account.

 

Netflix: tra aumenti e condivisione account

Entrambe sono due mosse per niente popolari, ma la seconda delle due avrebbe senza ombra di dubbio causato un’ondata di disdette al servizio. Attualmente il panorama dei servizi streaming è già problematico visto la frammentazione dei prodotti, soprattutto visto che non sono uniformi per tutti i paesi a causa dei diritti concessi. Alla fine Netflix ha optato per il minore dei mali che sicuramente causerà qualche perdita di utente.

Le parole di Netflix rilasciate a Reuters: “Stiamo aggiornando i nostri prezzi in modo da poter continuare a offrire un’ampia varietà di opzioni di intrattenimento di qualità. Come sempre offriamo una gamma di piani in modo che i membri possano scegliere un prezzo che si adatti al loro budget”.

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