tim rimborso

Un’offerta davvero imperdibile che ha fatto tremare la concorrenza, ma d’altro canto un arretrato da pagare ai vecchi clienti. La TIM infatti sarà costretta ad un rimborso importante per chi è stato cliente tra il 2017 e il 2018 per aver pagato la bolletta con il vecchio sistema di fatturazione.

Il rimborso va richiesto, quindi se non c’è una richiesta specifica Tim non corrispondera’ nessun rimborso, e per non rimanere a mani vuote bisogna attivarsi. E’ quanto stabilito dal Tribunale di Milano, ma le modalità della pratica non sono ancora state rese note. Tuttavia, è facile capire chi potrà candidarsi.

Tutto è iniziato con un’azione ordinaria dell’associazione Movimento Consumatori, ai danni dell’azienda telefonica e oggi sfociata nella condanna della stessa. Secondo il Tribunale di Milano, TIM non potrà più utilizzare clausole attivanti fatturazione con rinnovi e pagamenti a 28 giorni o 8 settimane. L’unica possibilità è quella dei 30 giorni.

Ecco come ottenere il rimborso

L’azienda dovrà quindi stare al passo con i regolamenti, ma non ha riscontrato problemi legati alle truffe, come è successo alla sua rivale, Iliad. Avvocati del Movimento Consumatori ad aver affrontato la battaglia, Paolo Fiorio e Corrado Pinna che hanno contato sull’illegittimità della fatturazione basata su un mese lunare.

Pertanto, per i clienti, che nei suddetti anni hanno accettato la fatturazione TIM, ora è possibile il rimborso. Ok anche per quei clienti che hanno attivato un contratto di telefonia fissa nel periodo dal 1 aprile 2017 al 5 aprile 2018, per poi recedere dall’abbonamento. Per le modalità di richiesta del rimborso, sarà la stessa TIM a spiegare le modalità ai propri clienti, con nota in fattura successiva. Coloro che ora sono ex clienti riceveranno una lettera a riguardo.

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