Secondo quanto riportato, ci sarebbe una spiegazione per tutti quei vaccinati morti pur avendo la doppia dose: queste le parole dell'ISS

La situazione in Italia per quanto riguarda i contagi Covid, sembrerebbe essere sotto controllo nonostante ci siano ancora dei decessi. Ovviamente il tutto viene monitorato quotidianamente in ogni regione, con la trasmissione dei dati che arriva regolarmente per la popolazione. Qualcuno però sarebbe rimasto scottato dopo aver visto alcuni decessi nonostante la doppia dose del vaccino somministrata.

Stando a quanto riferito dei principali organi informativi, il tutto sarebbe presto spiegato. L’Istituto Superiore di Sanità avrebbe infatti analizzato un campione di 671 cartelle cliniche in merito ai decessi dall’1 febbraio al 5 ottobre. In tutti i decessi è stata riscontrata la presenza di patologie cardiache, tumori o demenza.

 

Covid: l’ISS afferma che i morti con doppio vaccino erano iperfragili, anziani e pluripatologici

I dati in questione dunque significano, come afferma dunque l’ente, che la maggior parte o meglio tutti coloro che sono morti a causa del virus nonostante la doppia somministrazione del vaccino, erano iperfragili, anziani e pluripatologici.

Secondo quanto sottolineato da Graziano Onder, direttore del Dipartimento di malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Iss “è possibile ipotizzare che i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all’infezione da Sars-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. Queste persone molto fragili e con una ridotta risposta immunitaria, sono quelle che possono maggiormente beneficiare di una ampia copertura vaccinale dell’intera popolazione in quanto ciò riduce ulteriormente il rischio di infezione. Ridurre la circolazione del virus è il miglior modo per proteggerli”. 

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