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Recentemente stanno saltando fuori diverse notizie legate a Tesla e alle riparazioni. Sta nascendo un parallelismo con Apple, altro colosso statunitense che anche se non produce macchine elettriche, per ora, fa pagare caro ogni riparazione. Il problema di questo aspetto è di fatto che spesso e volentieri viene fatto di tutto per costringere le persone a dover passare per vie ufficiali e non da terze parti.

La storia più famosa di questi periodo è quella di uno youtuber che ha portato la sua Tesla Model S P85 a riparare per un malfunzionamento alla ricarica della batteria. Il costo preventivato per la riparazione era di 22.500 dollari. Al contrario, la stessa operazione portata avanti da un riparatore indipendente sarebbe costata appena 5.000 dollari.

 

 

Tesla, Apple e il costo delle riparazioni

L’ostacolo più grande è stato trovare un riparatore non ufficiale Tesla in grado di risolvere il problema. Come nel caso di Apple infatti sembra che ci vogliano degli strumenti ben precisi per portare a termine l’operazione, più che altro software in grado di decodificare gli eventuali problemi registrati.

Per esempio, un altro problema con i veicoli Tesla è la customizzazione la quale al momento è praticamente impossibile, perlomeno se si vanno a toccare le parti vitali. In un veicolo normale non è troppo difficile andare a cambiare un motore. Con una Tesla non si può quanto l’eventuale nuovo motore non verrebbe riconosciuto dal software di bordo. Sotto un certo punto di vista si può capire visto che sono veicoli più complessi, ma da un altro punto di vista sembra ovvio la voglia di guadagnare soldi extra.

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