Gli smartphone al giorno d’oggi sono considerabili dei veri e propri scrigni del tesoro, i gioielli contenuti al loro interno non sono però preziosi e metalli di valore bensì i dati personali dell’utente proprietario del device.

Questi dati effettivamente per l’hacker giusto possono valere davvero una fortuna in quanto sono adoperabili per numerose tipologie di reato, dal ricatto al furto d’identità.

Questo contesto rende gli smartphone e i dati al loro interno una preda decisamente succulenta per gli hackers e i truffatori, i quali per accaparrarsi li sfruttano i malwares, piccoli programmi scritti appositamente con l’intento di penetrare all’interno di un device e assumerne il controllo senza farsi notare.

 

Come ripulire uno smartphone infetto

Può capitare dunque alle volte di incappare in uno di questi programmi malevoli, questo accade soprattutto se si scaricano delle applicazioni da fonti esterne agli stores ufficiali, le quali di certo non effettuano controlli periodici per evitare di far circolare applicazioni infette.

Se vi dovesse succedere dunque di incappare in un malware che ha infettato il vostro dispositivo non tutto è perduto, è possibile infatti ripulire il device con una procedura molto semplice.

Una volta scoperta la realtà dei fatti dunque, la prima azione da fare è quella di spegnere il device immediatamente in tal modo taglierebbe le comunicazioni tra il malware è il suo creatore.

Una volta spento il cellulare dunque, dovrete riaccenderlo tenendo premuti la combinazione tasti Power e volume su , in tal modo avviare il device in modalità recovery.

Una volta entrati nel menù recovery, utilizzando i tasti volume per muovervi, dovrete recarvi nella voce wipes, una volta selezionata dovrete poi selezionare le voci wipe data factory reset e successivamente wipe dalvik cache, così facendo effettuerete un hard reset del dispositivo che eliminerà ogni personalizzazione ed ogni modifica malevola portata avanti dal malware.

Articolo precedenteAndroid 12: disponibile ufficialmente la Final Beta 5
Articolo successivoIl tribunale ha deciso: Apple non percepirà più il 30% dagli acquisti in app