stranger-things

Una serie che Netflix è riuscita a produrre facendola diventare una delle migliori produzioni originali in assoluto è di sicuro Stranger Things. Lo show scritto dai fratelli Duffer può essere definito un vero e proprio capolavoro con alla regia Shawn Levy. Il lavoro fatto è stato veramente di qualità, facendo sì che lo show non avesse quasi alcun tipo di problema dal punto di vista della critica riuscendo ad attirare una fetta di pubblico davvero incredibile. I fan, tuttavia, stanno aspettando con ansia l’arrivo della quarta stagione, la quale dovrebbe arrivare nel 2022.

Ciononostante, sono spuntate delle voci insistenti che parlano di un possibile spin-off, e a parlare di ciò è stato proprio il regista Shawn Levy. Sicuramente è giusto non entusiasmarsi immediatamente e pensare che uno spin-off arriverà sicuramente, essendo che le parole di Levy, nel corso di un’intervista a Collider, hanno fatto capire qual è il vero punto della situazione:

“Certamente quelle conversazioni sono difficilmente evolute, ma non sono nemmeno inesistenti, ragazzo ci ho ballato intorno. E non puoi prendere quelle parole e trasformarle in un titolo come “Stranger Things, il produttore esecutivo, ha confermato lo spin-off” perché non l’ho fatto”.

 

Stranger Things: spin-off non sicuro, ma c’è comunque una possibilità

Nonostante queste affermazioni, Levy ha comunque ammesso che c’è un’interesse reale per qualcosa che possa derivare da Stranger Things, ma che comunque non è stato ancora chiarificato che cosa. Per concludere, il regista ha anche detto che la quarta stagione ha subito dei ritardi non solamente a causa della situazione Covid:

“È una sorta di perfetta combinazione di tempesta di arresto COVID, ritmo più lento delle riprese nei protocolli COVID e nei protocolli sanitari, che sono necessari, e per coincidenza abbiamo scelto che la stagione 4 fosse di gran lunga (e voglio dire, di gran lunga) la più ambiziosa delle stagioni”

Articolo precedenteCarrefour, che sconti: il volantino mette alle strette Esselunga
Articolo successivoCanone Rai: ecco tutti i dispositivi che non rientrano nel pagamento della tassa