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Activision continua a eliminare i cheater da Call of Duty: Warzone. Lo sviluppatore Raven Software ha annunciato di recente di aver condotto due ondate di ban in Warzone la scorsa settimana, per un totale di oltre 50.000 account in totale.

Abbiamo preso di mira i trasgressori recidivi e molto altro’, ha detto Raven riguardo le sue ultime ondate di divieto. Lo sviluppatore ha anche notato che è passato un po’ di tempo dall’ultima ondata di ban. Mentre barare in un gioco della scala di Warzone sarà sempre presente a un certo livello, proprio in virtù delle sue dimensioni e complessità, Activision ha affermato che sta lavorando per mitigare meglio il problema.

Call Of Duty: Warzone, la lotta ai cheater continua

Le cose sono andate davvero male di recente, con i famosi streamer di Twitch che sono stati hackerati durante il gioco. Purtroppo, non solo su PC i giocatori hanno a che fare con imbroglioni. Grazie al crossplay i cheater possono interagire con i giocatori della console durante le partite. Anche le cose non miglioreranno presto, dato che hacker e imbroglioni creano software e hardware migliori e più difficili da rilevare che consentono di utilizzare aimbot quasi non rilevabili su tutte le piattaforme.

Imbrogliare è diventato così diffuso che alcuni streamer di Twitch si trovano persino ad affrontare accuse di imbroglio. Un’intera comunità di Youtuber e giocatori si è formata attorno alla cattura e all’esposizione di streamer di Twitch che si ritiene stiano barando. Tutto questo per dire che mentre è bello vedere Raven combattere i cheater, questo è probabilmente solo la punta di un grande iceberg in continua crescita.

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