News

Samsung sarà il fornitore di display pieghevoli per Google e Xiaomi

Samsung è diventato il principale produttore ad operare nel settore degli smartphone pieghevoli. Il notevole know-how acquisito nella realizzazione dei display flessibili lo rendere il fornitore perfetto per gli altri brand che vogliono iniziare ad operare nel settore.

Ecco quindi che brand del calibro di Google, Xiaomi e Vivo si affideranno a Samsung per realizzare i display dei propri smartphone pieghevoli. Secondo un nuovo report stilato da TheElec, la produzione di massa dei pannelli OLED inizierà ad ottobre 2021.

Considerando le tempistiche, possiamo immaginare che Google, Xiaomi e Vivo presenteranno i propri smartphone pieghevoli entro la fine dell’anno. Tuttavia, ogni produttore ha scelto un approccio diverso e Samsung dovrà adattare la produzione alle specifiche richieste.

Samsung si prepara a realizzare i display per tre nuovi smartphone pieghevoli

Secondo quanto trapelato, Google sta lavorando al proprio “Pixel Fold”, un nome non ufficialmente confermato da BigG. Il display avrà una diagonale da 7.6 pollici quando aperto e si potrà richiudere come un Galaxy Z Fold 2
.
Vivo invece ha optato per un device dotato di uno schermo esterno da 6.5 pollici e uno interno flessibile da 8 pollici quando totalmente aperto. Samsung Display si occuperà della realizzazione nella fabbrica di Asan in Corea del Sud. La realizzazione dello schermo esterno invece sarà affidata a BOE.
La divisione display di Samsung realizzerà anche lo schermo principale per il Mi MIX Fold, lo smartphone pieghevole di Xiaomi mentre lo schermo esterno sarà realizzato da CSOT. Questo device è stato lanciato in marzo, esclusivamente per il mercato Cinese, ma la produzione di massa lascia intendere che il produttore lo farà arrivare anche nel resto del mondo.
All’elenco delle aziende che si sono rivolte a Samsung si dovrebbe aggiungere anche OPPO. Il produttore ha avviato le prime trattative, ma il progetto dello smartphone pieghevole è stato rinviato al 2022.
Condividi
Pubblicato da
Alessio Amoruso