Covid-19

Per far fronte alla pandemia causata dal Covid-19 in poco meno di un anno sono stati stanziati molti soldi. È chiaro che, per ripartire, sono necessarie sovvenzioni a lavoratori e aziende, ma allo stesso tempo lo Stato da qualche parte deve recuperare quel denaro. Infatti in alcune occasioni, non essendo a fondo perduto, è debito che peserà ancora sulla testa degli italiani. Ecco quindi che, per uscire dalla crisi economica causata dal Covid-19, c’è qualcuno che sta proponendo una nuova tassa. Chi sarà colpito da questa tagliola?

 

Il Fondo monetario internazionale propone una nuova tassa Covid-19

Il Fondo monetario internazionale ha proposto una nuova tassa utile per affrontare e far uscire gli Stati dall’attuale crisi economica. Infatti, se è vero che il Covid-19 ha messo in ginocchio molti, è altrettanto vero che per altri questo virus è stato “la gallina dalle uova d’oro“.

Si può quindi dedurre chi potrà essere la vittima di questa nuova tassa. Si tratta di una sorta di patrimoniale che deve colpire i redditi più alti. In pratica chi dal Covid-19 ha trovato un nuovo e importante fatturato. Così si aiuteranno le Nazioni più colpite dal Coronavirus a riprendersi.

Si potrebbe chiamare “Tassa Covid-19” questo provvedimento proposto dal Fondo monetario internazionale che così si è espresso in merito: “Per aiutare a soddisfare le esigenze di finanziamento legate alla pandemia, i rappresentanti politici potrebbero prendere in considerazione un contributo temporaneo di recupero, riscosso su redditi elevati o ricchezza“.

 

Bisogna agire immediatamente per colmare un pericoloso divario sociale

La pandemia da Covid-19 ha creato un pericoloso divario sociale che deve necessariamente essere colmato prima che sia troppo tardi. La situazione economica attuale ha cancellato la cosiddetta via di mezzo rendendo tutti o tanto ricchi, o molto poveri.

Concludiamo perciò con le parole di Vitor Gaspar, direttore del dipartimento degli affari fiscali del Fondo monetario internazionale: “Le disuguaglianze preesistenti hanno amplificato l’impatto negativo della pandemia. E, a sua volta, il Covid ha aggravato le disuguaglianze, dando vita ad un circolo vizioso che potrebbe trasformarsi in una crepa sismica sociale e politica“.

Questa pandemia ha spinto molte realtà a reinventarsi. Un esempio? I tagli delle banche per sopravvivere.

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