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Il vaccino di AstraZeneca, per quanto utile per uscire dalla pandemia e anche se ha dimostrato di essere sicuro e valido, finora è stato una spina nel fianco. Il problema principale riguarda i tagli delle spedizioni da parte della casa farmaceutica anglo-svedese. I paesi europei contavano su oltre 120 milioni di dosi e finora ne sono arrivate solo un quarto.

Il risultato di tutto questo? L’Unione Europea si sta preparando ad andare per vie legali. La Commissione ha chiesto parere ai governi quali sono sostanzialmente favorevoli. L’attacco in questo modo non è tanto per punire AstraZeneca, ma per costringerla a fornire tutte le dosi di vaccino promesse.

 

AstraZeneca: un vaccino maledetto

Decine di milioni di dosi di vaccino sarebbero utilissimi in questa situazione. Anche solo a guardare i dati italiani, la somministrazione dei vaccini è finalmente partita a dovere, ma arriva alla soglia sperata, 500.000 dosi, anche perché non ci sono dosi disponibili. Un po’ di dosi vanno tenute come scorta di emergenza e non avrebbe senso vaccinare troppe persone per metà settimane e ritrovarsi senza per i giorni restanti.

AstraZeneca, ma come anche J&J, hanno dimostrato che produrre questo genere di vaccini su larga scala crea diversi problemi. Al contrario, Pfizer ha dimostrato di essere molto più affidabile. Ora non è chiaro come tutto questo finirà tranne per il fatto che sempre l’Unione Europea ha deciso sostanzialmente di non rinnovare i contratti con le due compagnie in questione, anche in virtù degli effetti collaterali. Le possibilità in merito rimangono basse, ma il rischio c’è sempre.

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