U-Mask

Striscia la Notizia colpisce ancora e questa volta Moreno Morello, noto inviato del TG satirico, è andato a colpire un altro personaggio famoso. Oggetto della battaglia sono delle mascherine Covid-19 su cui l’Antitrust aveva avviato un’istruttoria. Si tratta delle ormai note U-Mask di cui è stata vietata la vendita per ordine del Ministero della Salute. Questa volta però nel mirino di Morello è finito Fernando Alonso con la sua azienda Kimoa. Ecco i dettagli.

 

Kimoa sotto accusa da Striscia la Notizia: mascherine U-Mask in vendita e spunta anche Amazon

L’accusa mossa a Kimoa, azienda di abbigliamento e accessori, da Moreno Morello in qualità di inviato di Striscia la Notizia è di vendere ancora mascherine U-Mask ritirate dal mercato.

La cosa che ha fatto scalpore è che il fondatore di Kimoa è il due volte campione del mondo Fernando Alonso. Il servizio è andato in onda venerdì 16 aprile e ha dimostrato come sia possibile acquistare e ricevere le U-Mask dall’azienda incriminata.

Morello dopo aver provveduto all’acquisto online sul noto e-commerce Amazon, ha ricevuto a casa il pacco contenente le U-Mask a marchio Kimoa. La cosa ancora più sorprendente è che il packaging risulta quello originale dell’azienda produttrice di mascherine.

Amazon in tutta risposta al servizio ha dichiarato di essersi già attivato “alla rimozione dei prodotti in questione”. Anche la scuderia Ferrari in Formula Uno aveva adottato le U-Mask, ma dopo le indicazioni del Ministero della Salute le aveva ritirate tutte.

 

Cosa ha detto in merito l’azienda produttrice delle “ex” mascherine Covid-19

U-Earth, l’azienda che produce le “ex” mascherine Covid-19 U-Mask ha voluto confermare di aver prontamente adempiuto alle indicazioni del Ministero della Salute. Da quanto dichiarano avrebbero bloccato la vendita inviando un comunicato anche a Kimoa che forse ha fatto orecchie da mercante.

Come riportato in un articolo sul Corriere della Sera: “U-Mask si ritiene, dunque, assolutamente estranea e non responsabile di iniziative di terzi. L’azienda ribadisce anche che il provvedimento di divieto di immissione in commercio è oggetto di contestazione e discussione di fronte alle autorità competenti“.

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