Covid-19

Sono invisibili e colpiscono tutti, anche chi non è mai stato contagiato. Sono le nuove conseguenze causate dal Covid-19. L’Italia non rientra tra i Paesi oggetto della ricerca, ma non per questo può dirsi salva. Tutto il mondo ne è colpito e “guarire” sarà complicato. Ecco di cosa si tratta.

 

Ecco le nuove conseguenze mondiali del Covid-19

Potete tirare un sospiro di sollievo, non si tratta di problemi dovuti alla salute, o perlomeno non immediati. Secondo una ricerca condotta da App Annie, a causa del Covid-19, negli ultimi due anni il tempo che gli utenti passano davanti allo smartphone è aumentato del 30%. Sono stati esaminati 16 Paesi nel mondo esclusa l’Italia, ma la sua situazione è comunque molto simile.

Si parla in media di 4,2 ore al giorno passate utilizzando il proprio device. Le attività maggiormente sfruttate in tempo di Covid-19 sono: scrivere messaggi e giocare. L’incremento più sostanzioso riguarda proprio le app di messaggistica istantanea e solo nei primi tre mesi del 2021. Tra quelle più gettonate spiccano Signal e Telegram per record di download. Forse a causa del privacy gate che ha colpito WhatsApp in questi ultimi mesi già dall’anno scorso. Signal più di tutti soprattutto in Francia, Germania e Regno Unito scaricata sia per iOS che per Android.

Anche i giochi non scherzano. Il Covid-19 impegna giovani e non a cercare alternative per passare il tempo in lockdown. Il titolo che ha avuto più effetto con oltre 21 milioni di download da quando è uscito il 25 marzo è Crash Bandicoot: On the Run!. Un dato che ha dell’incredibile. Segue poi Breakout Games su Tik Tok e altri due titoli: DOP 2: Delete One Part e Phone Case DIY.

Il Covid-19 sta segnando le abitudini di tutti e in tutto il mondo. Queste rischiano di trasformarsi in vere e proprie dipendenze dalle quali poi sarà difficile liberarsi. Ci sono paesi che hanno visto picchi esagerati con dati davvero preoccupanti. In India addirittura gli utenti hanno aumentato il tempo trascorso con lo smartphone o davanti a uno schermo dell’80%, in Russia del 50% e in Turchia del 45%.

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