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Stazione 5G – Photo by Macau Photo Agency on Unsplash

Il paese che più di tutti ha investito nella rete 5G è la Cina, ma questo di per sé non è una novità. Quello che dovrebbe stupire invece è la reale differenza tra il suddetto paese e il resto del mondo. Un divario imbarazzante che dovrebbe far capire agli altri paesi che c’è bisogno di accelerare il passo.

Si sta parlando di 718.000 stazioni 5G costruiti entro la fine dell’anno scorso e in tempi brevi sono convinti di raggiungere il milione di torri. Si parla di oltre il 70% delle stazioni a livello globale, un confronto impossibile da fare quindi sia con l’Europa che con gli Stati Uniti.

Negli scorsi giorni in Cina c’è stata un convengo proprio sul 5G dove si è discusso tra l’altro sulle prossime sfide legate alla rete di ultima generazione. I problemi principali riguardano il consumo energetico dovuto all’allargamento dell’infrastruttura.

 

5G: i problemi dell’infrastruttura

Una dato che spesso viene trascurato riguarda proprio il consumo energetico. Le stazioni 5G rispetto a quelle del 4G consumo fino a tre volte in più di corrente elettrica. In sostanza, per poter garantire il corretto funzionamento di tutto questo dovranno investire di più nella produzione, ma non finisce qui.

Un problema che qui in Europa si è spesso discusso è l’investimento di capitali necessario a mettere in piedi la rete. La Cina ha speso 137 miliardi di euro per mettere in piedi l’infrastruttura per il 4G e finora non hanno ancora ammortizzato del tutto il costo. Per il 5G si calcola che la spesa supererà i 152 miliardi e ad oggi sono stati spesi 40 miliardi.

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